L’ultima giornata di contrattazioni del Tokyo Stock Exchange è stata caratterizzata in prevalenza dai forti cali dei titoli azionari principali: uno dei fattori scatenanti in questo senso è stato sicuramente il rafforzamento dello yen, giunto a quota 81 nei confronti del dollaro e in recupero anche in rapporto all’euro. Dopo aver sfiorato più volte i 9.400 punti, inoltre, il Nikkei Stock Average ha chiuso la seduta in ribasso del 2,09% (oltre duecento punti in meno). I segni negativi più significativi sono stati quelli di compagnie come Toyota Motor, Sony Corporation e Nippon Steel Corporation. Perfino Fast Retailing, la holding nipponica che detiene diversi marchi importanti come Princess Tam-Tam e National Standard, ha prolungato il proprio declino, cedendo anche 1,220 yen. Le unici eccezioni possono rinvenirsi in Hokuriku Electric Power, Fanuc Limited (maggior produttore al mondo di controlli numerici per macchine utensili), East Japan Railway e Ryohin Keikaku, la quale ha annunciato di recente un piano di acquisto di azioni.
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