Le borse europee sono ancora caute, ma positive, mentre il dollaro va giù, con l’euro sopra 1,24. A Milano si registra un +0,62%, meglio di Parigi con lo 0,49% e Londra con in piccolo +0,07%. A scendere è invece Francoforte, con un -0,03%. Male Tokyo, che chiude con il -1,13% mentre il Dow Jones riesce a spuntare un +0,2%, ma scendono Nasdaq (-0,6%) e S&P 500 (-0,1%).
L’euro si quota stamattina a 1,2419 dollari, sopo che Steven Mnuchin, segretario del Tesoro USA, ha auspicato un dollaro debole a Davos.
Oggi intanto si riunisce la BCE che però non fornirà indicazioni diverse dalle solite per quel che riguarda la politica monetaria.
E il dollaro porta su lo yen, a 108,80 sul biglietto verde, quotazione che non si registrava da settembre. Questo segna anche lo stop del Nikkei, e l’aumento del petrolio. Intanto sale di 3 punti lo spread italiano, a 134 punti, e il rendimento, all’1,9%. Sotto osservazione anche lo spread spagnolo, a 78 punti con rendimento all’1,35%.
Oggi la Germania pubblica l’indice Ifo, che segna 117,6 punti, in rialzo rispetto al mese precedente, e soprattutto ai suoi massimi. Buonissime notizie anche per il fatturato dell’industria italiana.
Sul fronte petrolio il Brent torna sopra ai 71 dollari al barile, record da dicembre 2014, e il Wti sale dell’1% per quotarsi a 66,28 dollari al barile.