L’apertura dei mercati europei è attendista, sulla scia del risultato negativo di New York nella chiusura settimanale e quella odierna di Tokyo.
Wall Street aveva fatto segnare rossi per il Dow Jones (-0,82%) ma soprattuto il Nasquaq (-1,27%). I tecnologici erano stati in forte sofferenza, con la Apple a -4,1%. In settimana si sapranno i dati di altre quotate nel tecnologico, come Google e Amazon. Male anche lo S&P 500 con il -0,85%.
L’indice Nikkei di Tokyo ha invece chiuso a -0,33%.
Le borse europee
Milano segna ora il -0,05%, Parigi il -0,07%, come Londra. Francoforte perde il -0,20%. A Milano si staccano le cedole (-0,36%) di Unicredit, Recordati, Ferrari, Prysmian, Luxottica, Cnh industrial e Finecobank.
L’incertezza si deve alla distensione tra USA e Corea del Nord, che ancora non è stata assimilata come definitiva dai mercati. Si sta cercando di interpretare anche come andrà a finire la guerra commerciale con la Cina. Intanto le Fed conferma l’aumento dei tassi durante l’anno, e il rendimento dei decennali USA va al 3%.
Il forex
Scende l’euro che si quota a 1,2271 dollari e 132,29 yen. Sale il dollaro sullo yen a 107,79. La Banca centrale cinese intanto opera sul mercato aperto per iniettare 80 miliardi di yuan (12,7 miliardi di dollari) in pronti contro termine a una settimana, per sostituire gli stessi strumenti in scadenza.
Debito pubblico italiano al 131,8% del Pil, e deficit al 2,3%. L’indice Pmi del manifatturiero giapponese è a 53,3 ad aprile.
Scende il petrolio. Wti a 68,35 dollari, e Brent a 74,07 dollari.