Donald Trump a tutto campo con la minaccia di nuovi dazi e anche un’intrusione nell’operato della Fed. A Trump non va giù il rialzo dei tassi, e lo dice senza mezzi termini in un’intervista alla CNBC. Lo staff del presidete cerca di freddare gli animi, ma gli investitori reagiscono male.
Il nesso è facile. Con la BCE impegnata in tassi bassi e QE, il rialzo del dollaro rafforza la moneta, penalizzando le esportazioni.
Tutto questo rischia di rendere vani gli sforzi del presidente sul commercio Usa, che minaccia altri 500 miliardi di dollari in dazi.
Le borse
Così le borse scendono, con Milano che cede lo 0,8%, e Londra lo 0,4%. Peggio vanno Francoforte, con il -1,4% e Parigi, con il -1,1%. Anche l’apertura di Wall Street non è buona. Il Dow Jones perde lo 0,09% mentre il Nasdaq sale a +0,21%.
In Asia invece vanno bene le borse cinesi dopo le misure che la banca cinese dovrebbe prendere sulla moneta nazionale. Shanghai chiude a +2%, ma Tokyo scende dello 0,29%.Torna su anche lo spread italiano, sopra i 220 punti base. Il rendimento del decennale sale sopra il 2,5%.
Sale anche l’euro sul dollaro, a 1,167 dollari, ma sullo yen scende a 131,02. Il dollaro scende a 112,38 yen.
I prezzi alla produzione tedesca di giugno salgono dello 0,3%.
Sale il petrolio, con il Wti a 69,65 dollari al barile, e il Brent a 72,90 dollari.