Le Borse europee aprono in positivo ma non si segnalano per brillantezza. A Milano siamo a +0,15%, ma meglio fanno Parigi e Francoforte con il +0,4%. Londra in parità. Tokyo continua a pagare lo yen forte e chiude a -0,83%, così come Shanghai a -0,2&, ma peggio fa lo Shenzhen con un -1,06%. L’Asia risente della debolezza di Wall Street. Per il Dow Jones un -1,4%, S&P500 a -1% e Nasdaq a -0,9%.
Le borse vivono i loro problemi. A Milano continua il crollo di Leonardo con un -3,5% a metà mattinata. In Germania deludono le vendite al dettaglio con un +1,8% quando gli analisti prevedevano il +2,8%. Dati contrastanti dall’Italia, dove scende la disoccupazione ma cresce l’inattività. Sale la fiducia dei consumatori nel Regno Unito e a produzione industriale nipponica (+2,7%), ma si assiste alla prenata del manifatturiero cinese. Spread italiano ancora a 133 punti.
Mentre la Yellen presiederà la sua ultima riunione da presidente Fed, l’euro resta sopra a quota 1,24, con quotazioni di 1,2446 dollari e 135,28 yen. Dollaro debole anche con lo yen, a 108,69 e 1,42 sulla sterlina.
Questa situazione porta su l’oro in Asia, a 1.341 dollari l’oncia, e giù il petrolio, con Wti a 64,07 dollari e Brent a 69 dollari al barile.