Le borse europee aprono bene ma poi frenano durante la mattinata, con Milano che arriva al -0,07%, così come Parigi. Francoforte perde lo 0,2% e solo Londra si segnala per un +0,17%. L’ennesimo record registrato da Wall Street quindi non è riuscito a portare su le borse del vecchio continente, ma le buone notizie dall’Europa arrivano dal mercato valutario, dopo lo scambio di battute forti tra Draghi e Mnuchin della settimana scorsa. L’euro riesce a scendere sotto a 1,24 dollari proprio nel mezzo della sessione, dando un pochino di respiro a chi vede una moneta troppo forte per favorire le esportazioni. In Giappone invece, accade il contrario. Lo yen continua a salire e la borsa di Tokyo nel risente con un -0,01%.
piccolo ribasso anche per lo spread italiano, che segna il differenziale tra Btp e il Bund tedesco a 136,5 punti, appena un mezzo punto percentuale in meno rispetto alla settimana scorsa, che si era chiusa a 137 punti. Il rendimento del decennale si attesta all’1,998%.
Tornando alla borsa di Milano, oggi è la giornata dell’approvazione del piano industriale di Cattolica e Stm Elettronics, con i loro risultati positivi. Oggi che la pubblicazione Istat dei prezzi alla produzione industriale di dicembre, stabili rispetto a novembre e al +2% rispetto a dicembre 2016. Poi i prezzi import tedeschi di dicembre, a +0,3% mensile e +1,1% annuo, e i redditi delle famiglie e la spesa per consumi USA di dicembre.
Infine il petrolio, che continua a salire: Wti a 66,30 dollari, Brent a 70,44 dollari al barile.