Le borse europee aprono nel segno dell’attesa, con poche transazioni e sostanzialmente alternate. Se Milano è invariata, Londra segna un +0,66% ma Parigi e Francoforte scendono, rispettivamente dello 0,72% e dello 0,69%. Sulla scia di Wall Street che ieri si è presa una pausa dopo i numerosi record, chiudendo con il Dow Jones a -0,14%, l’S&P500 a -0,1% e il Nasdaq a -0,28%. Anche Tokyo chiude fiacca, con un -0,15% e tante prese di profitto.
A Milano si segnala la difficoltà delle utility. Fatica Enel con un -2,66%, ma soprattutto Yoox, bocciata da Morgan Stanley sugli utili futuri.
Ancora attesa dall’America, per i colloqui repubblicani in particolare sulla riforma fiscale. Euro ancora sopra a 1,18 sul dollaro, on la quotazione europea a 1,1815. Sale di cinque punti lo spread posizionandosi a 155 punti base e un rendimento decennale all’1,93%.
Ieri segnali di ribasso dalla Germania, dove l’indice di fiducia delle imprese, Ifo, scende da 117,5 a 117,2 punti. Sale invece il costo del lavoro del terzo trimestre nella UE, con un +1,6% in confronto allo stesso periodo dell’anno scorso. Aumenta l’occupazione italiana, ma per la maggior parte si tratta di contratti a termine.
Sale ancora il prezzo del petrolio con il Wti a 57,24 dollari al barile e il Brent a 63,48 dollari.