Dopo molte settimane di empasse, sembra che Angela Merkel sia riuscita a trovare il bandolo della matassa per il governo in Germania, trovando un accordo tra Cdu, Csu e Spd. Le borse europee così trovano una spinta in più in un periodo di rialzi e fiducia per i mercati, con Tokyo e Wall Street che inanellano records su records. Ieri il Dow Jones ha passato per un altro record, quello dei 25mila punti, mentre per una volta Tokyo ha chiuso sotto tono, complice uno yen troppo forte. Il Nikkei ha perso lo 0,24% e ha registrato i 23.653,82 punti. In scia l’apertura delle borse europee, con Francoforte che esulta per l’accordo di governo e sale dello 0,29%. A seguire Milano, con lo 0,26%, Parigi con lo 0,21% e Londra, che però sale solo dello 0,03%. Per Wall Street è arrivata anche la spinta cinese, con il governo di Pechino che ha smentito le voci riguardanti un rallentamento delle operazioni di acquisto di debito statunitense. A Milano invece, continua il rally di Fca, dopo l’annuncio di un miliardo di investimenti negli Stati Uniti.
Sul fronte valutario continua la stabilità dell’euro, che oggi segna quota 1,2061 dollari. Cresce invece lo spread tra Btp a 144 punti, causa la crescita dello 0,6% dei rendimenti dei bund tedeschi. Oggi verranno pubblicati i dati su inflazione e vendite al dettaglio in dicembre, e scorte delle imprese negli Stati Uniti.
Rallenta il petrolio con il Brent che scende da quota 70 dollari per segnare 69,09 dollari al barile. Più forte la contrazione del Wti (-0,63%), a 63,40 dollari. Piccolo apprezzamento dell’oro, oggi a 1328 dollari l’oncia.