12:30. Le borse europee aprono sotto tono, sulla scie degli altri listini, dopo la delusione per i dati sulle Pmi cinesi e sul colosso del web Google. Le prime reazioni sono state di massima prudenza, mentre c’è una buona notizia per il nostro paese. L’Istat certifica la fine della recessione, con il Pil italiano che sale nel primo trimestre 2019 a +0,2%, un dato superiore alle previsioni di Bankitalia. Il Pil medio dell’Eurozona è del +0,4%.
Le borse
Per quel che riguarda le borse mondiali, alcune quotate hanno ampiamente deluso, come Samsung, i cui profitti, nella trimestrale appena pubblicata, sono scesi più del 50%. Anche Google riduce i profitti, in questo caso pubblicitari, e il titolo va giù.
Tokyo è ancora chiusa per festività, così sono le borse cinesi a segnalarsi, con Shanghai a +0,52%, mentre Shenzhen crolla del 2,35%. Male anche Hong Kong, con il -0,65%.
In Europa, Milano segna il +0,40%, Londra il -0,16%, e anche Parigi scende dello 0,28%. A Francoforte il listino è appena sotto alla parità, mentre Zurigo sale dello 0,40%.
Scende di nuovo lo spread tra titoli italiani e tedeschi, ora a 254 punti e un rendimento decennale al 2,58%. Dopo i dati dell’Istat, il Tesoro ha venduto tutti i titoli in asta. L’euro sale a 1,1212 sul dollaro. Scende il petrolio, con il Wti a 63,45 dollari al barile e il Brent a 71,91 dollari.