Ore 12:40. Le borse europee aprono divise tra la ripresa cinese e i dati negativi tedeschi. L’apertura è buona, ma poi i mercati si mostrano cauti quandi i dati dicono che il colosso tedesco dimezza le stime di crescita, dall’1% allo 0,5%.
La Cina (seconda economia mondiale) aumenta il Pil nel primo trimestre dell’anno (6,4% su base annua) ma l’aumento trimestrale si attesta all’1,4%. Sono numeri leggermente migliori delle previsioni su base annua, e leggermente peggiori su base mensile.
Ma secondo il governo cinese, questi sono solo i primi effetti delle nuove politiche fiscali che dovrebbero spingere di nuovo il paese con il vento in poppa, anche perché dovrebbe sbloccarsi la situazione dazi. Sul tavolo dell’economia internazionale ci sono anche i colloqui Usa-Giappone per il riequilibrio della bilancia commerciale americana con il Sol Levante.
Le borse
Le borse asiatiche, prime a partire, hanno visto Tokyo chiudere con il +0,38%, Shanghai a +0,29%, Shenzhen a +0,55% e Hong Kong appena sotto la parità.
Le borse europee sono statiche, e in questo momento Milano tratta a +0,19%, Londra a -0,13%, Parigi a +0,28%, Francoforte a +0,29% e Zurigo a +0,21%.
A Piazza Affari, sotto osservazione il settore auto, con la caduta di FCA, e l’Acea, con le vendite in calo del 3,6%. Il Giappone comunica che la produzione industriale è aumentata dello 0,7% nel mese di febbraio, mentre l’Italia comunica che l’inflazione a marzo è all’1% a marzo. Diminuiscono le esportazioni.