Le borse europee risentono della forza dell’euro, che torna ai suoi massimi sul dollaro da due mesi. Così Milano cade con un -0,76%, mentre Francoforte e Parigi perdono lo 0,46%. A Londra invece si chiude con un -0,36%, ma anche a Wall Street si registrano numeri negativi per Nasdaq (-0,26%) e S&P 500 (-0,06%). Dow Jones su dello 0,09%.
L’euro sale nonostante la Germania non abbia ancora un governo, grazie agli ottimi dati sulla fiducia dei consumatori. Ora arriveranno nuovi dati, in particolare quelli sul Pil statunitense, mentre la Camera ha votato a favore della riforma fiscale di Trump. Adesso la parola passa al senato, e il presidente spera che la situazione si sblocchi entro Natale. Intanto aumentano le vendite immobiliari, con un +6,2% a ottobre, quando avevano già registrato un forte aumento negli USA.
Anche Tokyo chiude con il segno meno, dello 0,24%, nonostante il buon avvio. Sulla borsa continua a pesare la forza dello yen sul dollaro, con la coppia USD/JPY a 111,30 dollari. La coppia EUR/USD invece si posiziona a 1,1922 dollari, e la moneta unica continua a salire. Spread stabile tra Bund e Btp, a 145 punti. A questo proposito è andata bene l’asta Ctz del Tesoro da 2 miliardi di euro.
Dopo numerose sedute rialziste, battuta d’arresto per il petrolio che si porta a 57,88 dollari per il Wti, e a 63,32 dollari per il Brent.