La riunione della Federal Reserve di ieri era tra le più attese, perché rappresentava uno dei punti di svolta per i mercati mondiali. Tutto è andato secondo le previsioni. Per il taglio dei tassi sul dollaro si dovrà attendere, ma ci sarà. Il presidente Jerome Powell si è fatto colomba e ha aperto chiaramente al taglio dei tassi entro la fine dell’estate.
Le Borse mondiali
Pronta la reazione delle Borse mondiali, tutte positive, a partire dalle prime ad aprire, in Asia. Positiva Tokyo, che plaude anche la propria banca centrale che lascia i tassi invariati. Il Nikkei chiude a +0,6%. Shanghai vola a +2,38% e Shenzhen emula la sua sorella con un +2,34%. Hong Kong segna un ottimo +1,23%.
In Europa guadagni sono più contenuti, con Milano che chiude a +0,66%. Londra registra il +0,22%, Francoforte il +0,38% e Parigi il +0,31%. Cauta Zurigo che chiude appena sopra la parità. La riunione Fed ha rilanciato l’euro, per la felicità di Trump, e la moneta unica è arrivata a 1,1281 dollari e 121,29 yen. In mattinata lo spread italiano era sceso a 233 punti, ma poi ha ripreso quota fino a 246 punti base.
Schizza in alto il prezzo del petrolio, alimentato dalle nuove tensioni tra Iran e Usa. Il Wti (+5,58%) va a 56,98 dollari al barile e schizza anche l’oro, del 2,31%, a 1387 dollari l’oncia.