Ore 10:10. Le borse mondiali ripartono, ma l’Europa, per il momento, resta a guardare. Continua dunque il trend positivo sia in America, che in Asia, mentre l’Europa soffre ancora di incertezze, tra i problemi italiani e la Brexit. Negli Usa invece, sembra essersi placata la voglia di rialzo dei tassi da parte della Fed, mentre Trump prova a riavviare le trattative con la Cina.
Gli indici mondiali
In Asia si sente subito il vento di distensione, e Tokyo chiude con un netto +2%, recuperando in parte le perdite di inizio anno. Anche la Cina avanza, con Shanghai a +0,7% e Shenzhen a +1,58%, mentre Hong Kong segna il +2,24%. Ieri il Dow Jones ha chiuso con il +3,29% e il Nasdaq con il +4,26%.
Ma l’Europa per il momento resta a guardare. Milano guadagna lo 0,28%, mentre Londra perde lo 0,42%. Parigi scende dello 0,24%, Francoforte dello 0,14% e Zurigo dello 0,61%.
L’Europa soffre del rallentamento dell’economia con gli ordini industriali in Germania che scendono dell’1%, anche se le vendite al dettaglio salgono dell’1,4%.
Sale l’euro che arriva a 1,1414 dollari, mentre sullo yen scende a 123,60. L’apertura dello spread tra titoli italiani e tedeschi mostra stabilità a 268 punti con rendimento decennale italiano al 2,88%.
Torna a salire l’oro, ora a 1.289 dollari l’oncia, e anche il petrolio. il Wti sale a 48,8 dollari al barile; il Brent sale a 57,70 dollari al barile.