Citigroup ha chiuso il primo trimestre 2013 con ottimi risultati. Stando a quanto comunicato dal board societario, infatti, i profitti sono cresciuti del 30 per cento nel corso del primo trimestre dell’anno, andando a toccare i 3,8 miliardi di dollari. Gli utili (escludendo gli oneri legati alla valutazione del proprio debito) sono stati pari a 1,29 dollari per azione, contro attese di 1,17 dollari per azione. Entrate in incremento del 3 per cento a 20,5 miliardi di dollari, oltre le previsioni di 20,17 miliardi di dollari.
Purtroppo per i suoi azionisti, la notizia degli ottimi risultati è coincisa con le brutte news provenienti da Boston, che potrebbero condizionare l’evoluzione delle quotazioni delle società americane nel corso dei prossimi giorni.
Ad ogni modo, stando a quanto si legge nei documenti diffusi, i risultati nei primi tre mesi del 2013 sono stati supportati prevalentemente dalle attivita’ di investment banking e di trading, con entrate incrementate del 31 per cento a 6,98 miliardi e profitti in sviluppo dell’81 per cento a 2,3 miliardi.
Secondo le dichiarazioni dell’amministratore delegato della società, Michael Corbat, “è vitale che Citigroup venga percepita come un istituto forte e stabile al di la’ di ogni dubbio e abbiamo compiuto progressi in questa direzione. Durante il trimestre abbiamo tratto vantaggio da risultati robusti nelle attivita’ di mercato, nell’investment banking, nella crescita di prestiti e depositi e in un clima piu’ favorevole nel credito”.
Il top manager ha comunque voluto precisare come “il clima resta difficile e che le sfide continueranno nel corso dell’anno” (vedi anche questo nostro approfondimento sulle decisioni di taglio del numero dei dipendenti della banca).
Al di là di tutto, il momento sembra essere piuttosto propizio per gli istituti bancari e finanziari statunitensi, che nel corso degli ultimi giorni hanno riportato utili trimestrali migliori delle previsioni (vedi i casi di JP Morgan e Wells Fargo), pur precisando come le previsioni rimangano molto incerte.