Ci sono già le prime conseguenze del forte ribasso subito dalla borsa di Tokyo, la quale ha chiuso con una forte perdita dell’1,35%, il livello più basso degli ultimi tre mesi: il ministro delle Finanze Shoichi Nakagawa si è infatti dimesso dal suo incarico, dopo la discussa conferenza stampa nel corso del G7 di Roma, in cui è apparso confuso e, come dicono in molti, ubriaco. Il nuovo titolare del ministero giapponese sarà ora Kaoru Yosano, il quale detiene già l’incarico di ministro delle politiche economiche. Nakagawa ha però voluto precisare che intende portare a termine l’esame parlamentare del bilancio statale di previsione come ultimo atto da ministro: non sono comunque bastate le difese e le protezioni mostrate nei suoi confronti dal premier nipponico Taro Aso (i due sono alleati nello stesso partito, il Liberal Democratic Party o Jiminto come viene chiamato in Giappone).
Nakagawa paga l’imbarazzo che ha destato nel suo paese l’atteggiamento tenuto nella conferenza stampa romana al termine del meeting finanziario tra i principali ministri economici; l’ormai ex ministro ha però spiegato che il suo stato confusionale era dovuto ad alcuni medicinali assunti contro il raffreddore e non agli effetti dell’alcool. C’è da dire che l’esecutivo del paese asiatico non vive certo momenti positivi: anzi, esso è arrivato addirittura al suo minimo storico di popolarità. Già nello scorso settembre un altro ministro, Nariaki Nakayama, si era dimesso a causa di alcune intemperanze verbali.
In questo quadro, preoccupano sicuramente i dati economici provenienti dal Giappone; oltre all’indice Nikkei che ha chiuso in brusco calo, c’è da sottolineare come il prodotto interno lordo del paese sia crollato di ben 12,7 punti percentuali nell’ultimo trimestre del 2008. Molto negativa è anche la situazione delle imprese nipponiche, le quali non godono più della fiducia del passato. Il premier Aso sta già pensando a un piano di sostegno economico per il paese: tale piano verrà varato immediatamente dopo l’approvazione del bilancio generale dello Stato.