Deutsche Boerse e New York Stock Exchange-Euronext, la fusione tra le due piazza finanziarie è possibile e potrebbe diventare una realtà concreta a breve: a dire il vero, l’operazione è ancora una semplice proposta, ma i listini coinvolti hanno dato il loro beneplacito in tal senso. Inoltre, elemento sicuramente determinante, un primo via libera è stato fornito dal Cfius, acronimo che sta a identificare il Comitato sull’Investimento Estero negli Stati Uniti, un ente che ha un potere importante per quel che concerne decisioni di questo tipo e che per il momento non ha espresso alcun tipo di obiezione. L’assenso più importante, comunque, sarà quello che dovrà fornire l’Antitrust del Vecchio Continente, la cui pronuncia è prevista entro e non oltre il prossimo mese di dicembre. Per ora, però, ci sono i rilievi dello stesso comitato americano.
In particolare, è stato sottolineato come la fusione non presenti alcun tipo di implicazione negativa per la sicurezza nazionale, vale a dire quella che coinvolge gli investimenti stranieri nelle compagnie di nazionalità statunitense, dunque i motivi di opposizione non esistono. La strada da percorrere è ancora molto lunga, sono infatti necessarie e obbligatorie le approvazioni di ben quaranta autorità presenti in diverse parti del mondo, soltanto dopo questo lungo iter si potrà cominciare a tirare qualche somma.
Con tutta probabilità, comunque, il 2012 dovrebbe essere l’anno decisivo; in effetti, questi stessi regolatori hanno già fatto sapere di voler attendere il giudizio dell’Antitrust prima di esprimersi a tal proposito, anche perché lo scenario più realistico mette in luce un vero e proprio monopolio europeo sugli strumenti derivati; negli Stati Uniti, invece, questo non sarebbe un problema, visto che esiste anche un po’ di concorrenza. Tra rischi, ipotesi e attese, si pensa al nuovo gigante finanziario che potrebbe nascere e alle implicazioni sugli altri mercati, in tempi di turbolenza si è capito chiaramente che l’unione fa la forza.
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