Una mossa attesa da tutti: da almeno tre anni la voce che vedrebbe Microsoft tentare la scalata a Yahoo per contrastare Google rimbalza dai giornali ai blog alle tv. Oggi non si tratta più di rumors però: ieri il gruppo di Bill Gates ha ratificato l’Opa da 45 miliardi di dollari. Nello specifico l’offerta messa sul piatto è il pagamento agli azionisti di 31 dollari in contanti o 0,9509 azioni Microsoft per ogni titolo, pari ad un premo del 62% rispetto alla chiusura di ieri.
L’operazione potrebbe già essere chiusa nel secondo semestre 2008. Proprio qualche giorno fa dopo la diffusione dei conti Microsoft alla UBS investor conference aveva parlato di obiettivi alquanto ambiziosi: il raggiungimento di un market share del 40% nel digital advertising in cinque anni, contro il 6% attuale.
Altre società potrebbero presentare offerte per Yahoo ma quello che conta è che il colosso Google non potrà farlo; in quanto possessore di una quota di mercato decisamente predominante una sua scalata a Yahoo andrebbe contro l’Antitrust. E’ bene ricordarsi che Google detiene il 75% dei clienti nella ricerca mondiale su web, un dato che difficilmente appare contrastabile.
La fusione creerebbe un colosso da 330 miliardi di capitalizzazione e l’antitrust europea, che tanto ha combattutto lo strapotere monopolista della Microsoft, non potrà avere niente da dire: non punta al dominio del mercato dei software, ma al mercato pubblicitario di Internet, destinato a crescere sempre di più. Per il momento si parla di 40 milioni di dollari di investimenti pubblicitari su Internet lo scorso anno, ma la cifra dovrebbe raddoppiare nei prossimi tre anni.
Yahoo ha attualmente 500 milioni di fedeli, 250 milioni di abbonati al servizio di posta elettronica e 4 miliardi di pagine digitali consultate giornalmente: una dote non indifferente a cui si aggiungerebbero gli abbonati ad Hotmail (230 milioni). Google da solo gestisce il 58% delle ricerche, mentre Msn Search di Microsoft e Yahoo insieme arrivano appena al 32% circa.
Se l’operazione dovesse andare in porto il protagonista della diffusione Internet, Yahoo, passerebbe sotto l’ala di chi ha invece dato il via all’era dei computer in ogni casa, Microsoft, ma potrebbe non bastare a contrastare lo strapotere di Google. Poco dopo la “morte” già annunciata di un altro pionere della rete, Netscape , arriva l’offerta di Bill Gates per Yahoo, una mossa attesa e allo stesso tempo in controtendenza con la crisi dei mercati, un’offerta che appare impossibile da rifiutare visto il difficile periodo che sta attraversando il secondo motore di ricerca, con un calo del 12%.
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