Il meeting della BCE di giovedì scorso ha innescato una serie di rialzi per le borse europee, soddisfatte della linea soft di Mario Draghi sulla politica monetaria. Uscita dai QE sì, ma con calma, senza strappare. Così Milano apre a +0,29%, Parigi a +0,27%, ma meglio fa Francoforte con il +0,49%, mentre Londra spunta appena un +0,06%. Dopo la brutta seduta della giornata precedente, chiude bene anche Wall Street con i tecnologici Amazon e Alphabet in evidenza. Grande rialzo per Tokyo, che chiude a +1,24% grazie ad un dollaro sempre più forte sullo yen, che sta portando il Nikkei ad una serie positiva da record, con i massimi da 20 anni a questa parte. L’euro invece è ai minimi da luglio, arrivando fino a 1,629 sul dollaro.
A Milano l’Eni segna un ribasso da prese di profitto, dopo i buoni risultati trimestrali con 229 milioni di utili, mentre Mediobanca ne segna 330, con un incremento di più del 11%. Stabile l’inflazione in Giappone, che sale dello 0,7%, mentre oggi saranno diffusi i dati sull’industria in Cina. Anche gli Stati Uniti diffonderanno i dati sul Pil. Il petrolio perde lo 0,32%, ma resta sopra i 52 dollari dopo l’annuncio dell’Arabia Saudita sui tagli alla produzione anche nel 2018.