Le Borse europee sono ancora incerte, al contrario di Wall Street che non conosce soste e supera anche il muro dei 26mila punti. Tokyo invece chiude in calo, per le prese di profitto, dopo aver battuto l’ennesimo record durante la seduta di questa notte. Se Milano sale dello 0,11%, meglio fanno Francoforte (+0,4%) e Parigi (+0,2%). Male solo Londra (-0,27%), tra le principali piazze del vecchio Continente.
Risale l’euro, nonostante le dichiarazioni dei banchieri nel mantenere i tassi bassi e tentare di svalutare la moneta unica. La valuta europea torna vicina a 1,22 sul dollaro, a 1,196, una quotazione che frena le esportazioni. Il dollaro invece sale sullo yen, a 111,29. Scende lo spread tra Btp e Bund tedeschi e tocca i 142,3 punti, più di un punto in meno rispetto ai 143,6 punti di ieri. Rendimenti decennali al 2,004%. In Spagna lo spread invece è a 92,7 punti e il rendimento all’1,509%.
La Cina annuncia un Pil del 6,8%, e sorprende rispetto alle previsioni, più basse. Oggi l’Istat pubblicherà i dati sulla produzione nelle costruzioni, e gli Stati Uniti diranno quante scorte di petrolio ci sono ora nel paese.
In pubblicazione anche il bollettino mensile dell’Opec, mentre continua a salire il prezzo del petrolio. Il Wti è a 64,25 dollari al barile, il Brent a 69,58 dollari al barile. L’oro scende a 1.324,3 dollari l’oncia.