Dati trimestrali deludenti per Facebook che di conseguenza crolla in Borsa: a quanto pare il colosso di Mark Zuckerberg non è uscito del tutto indenne dal recente scandalo dei dati di Cambridge Analytica e dalle varie problematiche sorte relative ai suoi contenuti.
Il punto è uno solo: la crescita dei ricavi è stata deludente rispetto alle aspettative e questo rallentamento purtroppo per lei potrebbe continuare anche nei prossimi trimestri. Parole che hanno portato il titolo a perdere il 24% nelle contrattazioni after hours: insomma, qualcosa di cui di certo non aveva bisogno.
E’ importante sottolinearlo: nessun debito, nessuna perdita, ma semplicemente dei ricavi più bassi di quello che ci si aspettava che per la prima volta non fanno raggiungere a Facebook il target che si era prefissato. Gli analisti avevano previsto 13, 4 miliardi di ricavi: essi sono stati 13,2. Deludente, a livello assoluto, anche la crescita degli utenti che pur essendo saliti dell’11% a 1,47 miliardi sono meno di quell’aumento del 13% a 1,48 miliardi che era stato calcolato. Positivo l’utile netto per azione, leggermente più alto dell’1,72 dollari attesi.
Va detto: lo scandalo di Analytica ha assestato un duro colpo alle azioni di Facebook quando è occorso, ma sembrava che l’azienda si fosse ripresa vista la risalita effettuata dai titoli a Wall Street. I conti, seppur positivi, regalano una diversa realtà che a livello finanziario lascia qualche strascico. Secondo gli esperti il calo sperimentato da Facebook potrebbe prolungarsi fino alla fine dell’anno. Sarà capace Mark Zuckerberg di pensare a qualcosa in grado di risollevare le sorti del social network?