Le Borse europee vivono una giornata di debolezza, e arretrano. Tra le principali, Francoforte è quella peggiore, con un -0,64%, seguita da Londra (-0,45%), e Parigi (-0,35%). Meglio Milano, che cede solo lo 0,1%. Eppure Wall Street aveva chiuso positivamente con il Dow Jones a +0,5%, il Nasdaq a +0,34% e lo S&P a +0,2%. Debole anche Tokyo, con il -0,35%.
A Milano, il traino è Acea, che supera i 15 milioni di vendite per l’anno appena chiuso, e ancora FCA. Poi tanti dati da tutto il mondo, a partire dall’inflazione nell’Eurozona, che a dicembre si attesta al 1,4%, contro l’1,5% del mese precedente. La Bank of Canada farà sapere nel pomeriggio se aumenterà il costo del denaro dall’1% all’1,25%, mentre la Fed pubblicherà il suo Beige Book sulla salute economica mondiale. Intanto la produzione industriale USA sale dello 0,9% nel’ultimo mese del 2017, superando le attese. Sul fronte obbligazionario scendono i rendimenti dei titoli di Stato USA, mentre il dollaro recupera sull’euro a 1,222 dollari. La valuta unica si quota a 135,48 sullo yen. La BCE fa sapere ai giornali, per bocca del vicepresidente, Vitor Constancio, che non cambierà politica monetaria.
Ennesima giornata travagliata per le criptovalute. La regina Bitcoin scende sotto i 10mila dollari, il Bitcoin cash sotto i 1400 dollari, l’Ethereum sotto i 780 dollari e Ripple sotto quota 0,91 dollari. Poco mossi anche petrolio e oro.