Le voci di inizio mese, poi soffocate da più parti, si sono riproposte pesantemente nel corso delle ultime ore, sostenendo che – in effetti – Google potrebbe davvero andare a comprare Whatsapp. Che si tratti o meno di semplici indiscrezioni o rumors dei corridoi hi-tech, quel che sembra esser più certo è che la valutazione del sistema di messaging possa aggirarsi intorno al miliardo di dollari.
La stampa americana sottolineava come la notizia secondo cui il più noto motore di ricerca del mondo sarebbe interessato all’acquisizione di Whatsapp fosse nell’aria da qualche settimana, visto e considerato che le negoziazioni starebbero silenziosamente procedendo da circa un mese. A costituire il pomo della discordia è fondamentalmente il prezzo dell’accordo, apparentemente molto alto, ma sostanzialmente molto basso se ti tengono in considerazione i gradi di penetrazione del software, e quanto comparabile con altri sistemi di messaggistica istantanea (Skype, acquistato da Microsoft per 8 miliardi di dollari).
Sempre secondo le fonti americane, è possibile che le negoziazioni possano giungere a buon fine entro brevissimo termine. L’idea di Google sarebbe infatti quella di presentarsi al consueto Google I/O di maggio con una notizia bomba, quale potrebbe realmente essere quella dell’acquisizione di Whatsapp, da integrare nei propri futuri servizi di live chat fruibili anche da smartphone (vedi anche Google che supera per la prima volta gli 800 dollari).
I vantaggi non sarebbero, inoltre, solamente per Google. Whatsapp potrebbe infatti monetizzare un investimento importante, andando a terminare all’interno dell’ombrello protettivo di una delle corporate più grandi del comparto.
Non mancano, tuttavia, i dubbi. Da Google fanno sapere indirettamente di essere pronti a realizzare un sistema di messaging anche con le sole proprie forze, ponendo dei sostanziali ultimatum a Whatsapp. La quale, tuttavia, potrebbe portare in dote un database di utenti (e di numeri telefonici) di particolare impatto per i futuri progetti della grande G americana. Come andrà a finire?