Intel, uno dei big mondiali nel settore dei microchip, a chiuso il 2012 con risultati non certo straordinari. Dopo un primo semestre tutto sommato incoraggiate, con vendite in incremento nella maggior parte del Pianeta (e in particolar modo in Asia), nel secondo periodo dell’anno si sono registrate flessioni importanti in tutti i mercati. Una situazione comunque non certo inattesa, visto e considerato che gli analisti attendevano una contrazione delle vendite proprio in questa parte dell’anno, a causa dell’evidente crisi economico finanziaria globale.
E così, il quarto trimestre si è chiuso con un utile netto di 2,47 miliardi di dollari, con un passo indietro di 27 punti percentuali rispetto a quanto conseguito nello stesso periodo dell’anno precedente. Il fatturato è invece sceso del 3 per cento su base annua a 13,5 miliardi di euro, in linea con le previsioni del gruppo (vedi anche Fatturato Ibm – Intel).
A subire affaticamenti commerciali sono soprattutto le vendite di personal computer, in contrazione di 6 punti percentuali, mentre sono cresciute quelle relative alle analisi di dati (+ 4,2 punti percentuali). L’ebitda è infine sceso al 58 per cento dal 64,5 per cento del 2011. Per quanto invece concerne smartphone e tablet, occorrerà attendere ancora un pò di tempo prima di avere a disposizione dei dati sostanziali, considerato che la società è entrata solo recentemente in tale mercato.
Dario Bucci, amministratore delegato Intel per Italia e Svizzera, ha in proposito ricordato come “il 2013 dovrebbe essere in linea con lo scorso anno. Puntiamo su una lenta ripresa e sulla crescita del mercato consumer, mentre confidiamo in nuovi accordi come quelli sottoscritti nel 2012 per ampliare l’offerta tecnologica e per portare innovazione in contesti diversi da quelli tradizionali, come la sicurezza e l’autenticazione online grazie alla collaborazione avviata con Vasco e InfoCert, il settore del vending intelligente attraverso il progetto avviato con alcuni partner” (vedi anche Risultati Samsung 2012).