Crollo generale delle borse mondiali, dopo i muovi moniti di Donald Trump, che vorrebbe applicare dazi del 20% sulle importazioni di auto europee. Ad alimentare le tensioni, anche un’indiscrezione del Wall Street Journal, che riprende delle voci nei corridoi del Dipartimento del Tesoro.
A quanto trapela, Trump starebbe pensando al blocco degli investimenti cinesi negli Stati Uniti per tutte quelle società con un capitale asiatico del 25%. Una nuova mazzata per le borse.
Le Borse europee
Apertura pessima per tutte le borse europee, dopo i crolli asiatici. A Milano, il Ftse Mib perde l’1,30% (14:11 CEST), mentre Londra scende dell’1,45%. Male anche il Dax di Francoforte, con il -1,32% e Parigi, con il Cac 40 a -0,81%. Zurigo crolla dell’1,24%.
I listini asiatici non sono andati meglio. Tokyo ha perso lo 0,79%, mentre Hong Kong crolla dell’1,29%. Male anche Shanghai, a -1,05%, e Shenzhen (-0,90%).
La Banca centrale cinese ha ridotto le riserve bancarie, mentre lo yen torna ad essere un bene rifugio per i mercati. La moneta giapponese sale ai massimi da due settimane sul dollaro, mentre sale anche la lira turca, dopo le elezioni che hanno visto trionfare di nuovo il presidente Erdogan.
Sale lo spread italiano a 247 punti base, con il rendimento decennale che passa a 2,74%.
Il prezzo del petrolio scende, per il Wti a 68,32 dollari al barile, e per il Brent a 73,74 dollari al barile.