I mercati hanno avuto una giornata di rialzo, mentre il dollaro ha arrestato la sua discesa. Gli investitori hanno recepito in questo modo le difficoltà incontrate da Trump nelle sue riforme, in particolare l’abolizione dell’Obama Care, e la fiducia sembra essere forte. Certo, il presidente Trump aveva promesso la deregolamentazione della finanza, ma i mercati per il momento non sembrano preoccupati, e Wall Street ha trascinato al rialzo tutti i mercati europei, con Milano che ha segnato un netto +1,02%, meglio di Parigi (+0,57%), e Londra (+0,68%), ma non quanto Francoforte, che chiude a +1,28%. Il Down Jones si era attesto su un +0,4%. Anche Tokyo ha chiuso in rialzo, dopo che la settimana scorsa era stata in costante calo.
Così scende anche lo spread tra Bund e Btp a 175 punti, e rendimenti al 2,13%. Sul fronte valutario l’euro scende leggermente nei confronti del dollaro a quota 1,0859, mentre con lo yen si pone a quota 119,87. La coppia USD/JPY è ivece a quota 110,40. Ottima stabilità anche con la sterlina, che vede l’euro a 0,86. I dati macroeconomici sono invece negativi per il nostro paese, con il fatturato e gli ordini industriali in forte discesa per il mese di gennaio. Risale sopra quota 50 dollari anche il petrolio, dopo lo stop per i dati sulle scorte USA.