La statunitense Mohawk Industries acquista Marazzi Group, generando di fatto il gruppo leader al mondo nel settore delle piastrelle di ceramica. L’operazione, confermata sul finire della scorsa settimana, sarebbe stata favorita da un accordo valutato intorno a 1,17 miliardi di euro, regolati in parte per liquidità e in parte per azioni. L’intera transazione, in assenza di intoppi, dovrebbe essere formalizzata entro la fine del prossimo mese di marzo.
Numerosi i commenti a margine della vicenda che, da settimane nell’aria, è poi collimata nel matrimonio tra il partner americano e il leader itlaiano. Il presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini sottolinea in merito come “la notizia dell’acquisto di Marazzi Group da parte di Mohawk è da valutare positivamente anche sotto l’aspetto produttivo, perché dimostra la capacità di attrarre investimenti esteri nel nostro Paese in presenza di aziende italiane in grado di essere percepite come eccellenti in termini di qualità, design e produzioni made in Italy. La società americana ha valutato che l’investimento è mirato anche ad una presenza diretta nel mercato Europeo, che ha ricercato attraverso una azienda italiana presente nel distretto ceramico più importante a livello europeo. Il futuro del settore ceramico italiano e delle sue aziende, e la loro capacità di risposta alla competitività internazionale, passa sempre di più dalla competitività del Sistema Paese nel suo complesso”.
Ad augurarsi il meglio è stato anche il sindaco di Sassuolo, Luca Caselli, con dichiarazioni riportate sul magazine Modena Online, e che ha definito “epocale” l’intera operazione e il cambiamento parziale del top management. “Il fatto che la famiglia Marazzi” – ha infatti dichiarato il sindaco – “rimanga all’interno della società come azionista di rilievo rappresenta una garanzia di continuità e, al tempo stesso, di territorialità di una delle aziende di riferimento del settore ceramico che a Sassuolo è nata, a Sassuolo garantisce tantissimi posti di lavoro e, siamo certi, a Sassuolo dovrà rimanere. Il nostro auspicio è che Mohawk Industries intenda continuare negli investimenti tecnologici e produttivi sul nostro territorio e ci auguriamo che possano presto incontrare le Istituzioni a suggellare un impegno sul territorio che va oltre i metri quadri prodotti ma parla di persone, famiglie e giovani”.
Con l’operazione societaria inizia insomma una nuova fase del distretto industriale della macro area, connotata da un respiro internazionale ancora maggiore.