La mattina segna una leggera ripresa delle borse europee, mentre andamenti altalenanti colpiscono le altre borse. A Tokyo, il Nikkei ha chiuso in negativo, con un -0,11%, mentre a Wall Street l’andamento è contrastato. Se il Nasdaq scende (-0,05%), Dow Jones e S&P500 salgono leggermente, rispettivamente dello 0,09% e dello 0,11%. A metà mattinata, in Europa, le borse erano tutte positive, con la migliore performance di Parigi che segna un +0,85%, mentre Londra segna il +0,35%. A Milano siamo sul +0,09% mentre Francoforte continua la sua fase negativa con il -0,06%.
Giornata movimentata per le valute, quella di ieri, ma non per le quotazioni. Sono state infatti le dichiarazioni rimbalzate da una parte all’altra dell’Oceano a tenere banco sui mercati. Mario Draghi ha criticato gli Stati Uniti per le tante dichiarazioni che renderebbero instabile il mercato valutario, e la risposta di Trump sulla volontà di avere un dollaro forte. Risultato: euro su dopo le parole di Draghi, e dollaro in leggera ripresa dopo le parole di Trump. Il presidente Usa ha parlato alla Cnbc, e così l’apertura ha visto l’euro a 1,244 dollari, tornando alla situazione di ieri mattina, prima delle dichiarazioni. Oggi lo spread italiano viene negoziato a 135 punti, con un leggero rialzo anche per i rendimenti, all’1,96%. Nuova asta del Tesoro italiano, che cerca di piazzare tra i 2,75 e 3,75 miliardi di titoli.
Oggi si conosceranno i numeri del Pil britannico e statunitense per il quarto trimestre del 2017. Intanto rallenta il petrolio, con il Wti a due mesi che scende di 10 centesimi (65,41 dollari a barile). Il Brent invece scende a 70,28 dollari. Leggermente su l’oro, a 1356 dollari l’oncia.