Non accadeva dal 1986, anno della quotazione in borsa. Era già nell’aria, ma ieri c’è stata l’ufficialità: Microsoft Corporation ha chiuso il secondo trimestre 2012 in rosso. La perdita è pari a 192 milioni di dollari. In realtà, ad inizio luglio, il colosso di Bill gates aveva comunicato ai mercati di aver proceduto con una maxi-svalutazione da 6,2 miliardi di dollari di un asset acquistato nel 2007, ovvero la aQuantive, gruppo specializzato nella distribuzione di annunci digitali online che fu acquistato per 6,3 miliardi di dollari.
L’acquisizione effettuata ormai cinque anni fa da Microsoft fu una mossa strategica per contrastare il dominio di Google nel business online e dopo che l’azienda di Page e Brin acquistò DoubleClick. Il deal aQuantive non ha portato i frutti sperati a Microsoft, che oggi controlla poco più del 15% del mercato della pubblicità online mentre Google domina con il 67%. Microsoft è in ritardo in questa nicchia e la sua attuale quota di mercato è resa possibile dal motore di ricerca Bing e dall’accordo commerciale con Yahoo!. Il giro d’affari di questa divisione è ancora debole, seppure in crescita dell’8%.
Nel secondo trimestre dell’anno in corso i ricavi di Microsoft sono aumentati a 18,6 miliardi di dollari, rispetto ai 17,4 miliardi dell’ultimo trimestre. Redmond ha annunciato il risultato dell’anno fiscale, che si chiude con un 73,72 miliardi di dollari di fatturato e 21,76 miliardi di utili trainati dal tradizionale business delle licenze Office e il sistema operativo Windows. Il titolo Microsoft Corp ha chiuso la seduta di ieri a Wall Street con un rialzo dello 0,72% a 30,67 dollari.
Nelle ultime sei sedute di borsa, il titolo è passato da area 28,5 a 30,8 dollari. Nella notte anche Google ha annunciato i risultati trimestrali, che confermano la leadership del gruppo nel business della pubblicità online. Gli utili netti sono aumentati a 2,79 miliardi di dollari da 2,51 miliardi, mentre i ricavi sono balzati del 35% a 12,21 miliardi di dollari.