Periodo natalizio decisamente sotto tono per le borse mondiali, forse anche noioso se si vuole portare un termine nuovo nel mondo degli scambi, sempre molto fiacchi questa settimana. È uno dei Natali più calmi per i mercati, che avanzano con andamenti misti, su tutti i fronti. Se Londra e Parigi aprono con piccoli positivi (rispettivamente +0,14% e +0,06%), Milano e Francoforte aprono in negativo (rispettivamente -0,24% e -0,06%). Anche la chiusura di Tokyo chiude con tanti sbadigli, con un -0,08%, ma dopo un anno di forti rialzi che ha visto il Nikkei guadagnare il 19,1%, livello record che non si vedeva addirittura dal gennaio 1992. Wall Street invece continua a macinare primati e ieri ha segnato il suo 71mo record annuale.
Dollaro misto sul paniere, che scende sull’euro e la sterlina ma si rafforza con il dollaro australiano. La coppia EUR/USD sale a 1,1953 sul dollaro, con la valuta uniche che riprende tutto il terreno perso nelle scorse settimane. Sale anche lo spread italiano, a 152 punti, e rendimenti a 10 anni dell’1,94%.
Le pubblicazioni di oggi sono rivolte alla Germania, dove verrà pubblicato il dato sull’inflazione tedesca di dicembre, e l’Italia, con il bollettino economico mensile dell’Istat.
Il petrolio riprende la salita con il Wti a 60,21 dollari al barile (+0,62%) e il Brent a 66,58 (0,63%). Piccola crescita per il prezzo dell’oro, a 1295 dollari l’oncia (+0,05%).