L’indice Americano che ha messo a segno un recupero guidato dal tris di trend-line ben visibili nell’immagine si trova ora in difficoltà, trascinato anche dalla crisi dell’Euro che si è riversata inevitabilmente oltre oceano. La perdita della mediana dopo il 14 maggio scorso ed il ritorno verso il supporto a 12060 ha avviato una fase di incertezza che persiste anche in questi giorni e rischia di avviare un ciclo ribassista con target a 10000 punti.
L’indice USA dal bottom di lungo termine disegnato nel 2009 ha recuperato quasi 7000 punti raddoppiando la sua posizione di allora. Il rialzo non ha nulla a che vedere con la performance Europea, che invece è risultata essere molto più conservativa forse proprio per via della crisi dei debiti sovrani che già ai tempi iniziava a farsi sentire. Il “deficit” strutturale del sistema Euro è lo stesso dalla sua nascita ed era solo questione di tempo prima che si facesse sentire sul piano finanziario. Ad oggi ancora non sono state trovate soluzioni e le distanze tra Euro e Dollaro USA si fanno più marcate, anche se nelle prossime settimane i due Continenti potrebbero seguire la stessa strada.
La posizione assoluta da un vantaggio ampio agli USA, che anche in caso di crolli verticali ci metterebbe mesi a tornare vicino ai livelli di panico (ora intorno a quota 8500 punti), mentre in Eurozona un crollo di un mese consentirebbe agli indici di segnare nuovi bottom storici di lungo termine, aggravando la situazione generale.
Le previsioni per il mese di agosto 2012 sul Dow Jones sono comunque negative; il doppio bottom prossimo alla resistenza a 12980 punti disegnato tra l’inizio e la fine del mese di luglio ancora in corso potrebbero avviare la discesa verso quota 12060, supporto di medio termine da controllare in close settimanale. La perdita di 12500 punti darà il via alla discesa che a livello intraday potrà essere sfruttata per beneficiare del movimento senza restare sul mercato durante le chiusure.