Ieri, le dimissioni del consigliere di Trump, Gary Cohn, hanno dato uno scossone alle Borse, visto che si tratta del consigliere economico. Il motivo è la sua contrarietà ai dazi annunciati dal presidente su alluminio e acciaio, e quindi queste dimissioni investono direttamente gli umori dei mercati.
Le borse
Ieri Wall Street aveva chiuso quasi in parità, ma oggi i futures annunciano una seduta difficile per la borsa americana, con forti cali. Tokyo d’altra parte ha chiuso con un passivo dello 0,77%, e le borse europee si sono allineate alle perdite asiatiche. Milano è giù dello 0,15%, Londra dello 0,16%, Francoforte dello 0,42% e Parigi dello 0,44%.
Le valute
Non ha risentito invece delle dimissioni di Cohn il mercato valutario, che segna una certa stabilità. La coppia EUR/USD resta a 1,2425 dollari e quella EUR/JPY a 131,26 yen. Continua a scendere lo spread italiano, nonostante la confusione elettorale. Oggi segna 131 punti base e rendimenti decennali dell’1,96%. A Milano ancora in evidenza Telecom per la separazione di Tim dalla rete. Ora il titolo segna il più 0,77% dopo il guadagno oltre il 6% di ieri.
Oggi saranno pubblicati i dati sul pil nell’Eurozona e della produttività degli Stati Uniti. Sempre dagli Usa arriveranno i numeri sulla bilancia commerciale e sul lavoro.
Scende ancora il petrolio. Wti a 62,12 dollari al barile ma Brent su di 52 cent (65,27 dollari) Stabile l’oro.