Il rating del colosso tecnologico finlandese Nokia continua a scendere ed è ormai ad un passo dalla soglia “junk”, cioè spazzatura. Nessuno avrebbe mai immaginato che Nokia potesse scendere così tanto nella scala di valutazione delle agenzie di rating, eppure il crollo c’è stato. A complicare le cose per la regina dei telefonini è stato il recente allarme sugli utili per l’anno in corso. Moody’s ieri ha deciso di tagliare il rating sul debito di lungo periodo a “Baa3” con outlook negativo, dopo che Nokia ha annunciato un crollo delle vendite di cellulari del 16% su base annua.
La pesante flessione delle vendite colpisce il core business di Nokia ed è per questo che Moody’s ha deciso di bocciare ancora il colosso finlandese. Sebbene la solidità finanziaria al momento non viene messa in discussione, forte di una cassa con 5,5 miliardi di euro circa, preoccupa molto il deterioramento del conto economico visto che lo scorso anno c’è stato il primo rosso della storia sul reddito operativo dell’azienda. A fine 2011 Nokia aveva registrato una perdita operativa di 1,1 miliardi di euro su un giro d’affari di 38,7 miliardi.
► CROLLO NOKIA IN BORSA DOPO ALLARME UTILI 2012
A pesare negativamente sui conti è senza dubbio la forte concorrenza nel settore degli smartphone, con la società finlandese che ha perso progressivamente quote di mercato. D’altronde, basta pensare che nel 2007 Nokia faceva ricavi per 51 miliardi ed evidenziava un utile operativo di 8 miliardi. Da quel momento è iniziato un inesorabile declino del giro d’affari e della redditività. La risposta in borsa riassume perfettamente il pensiero degli investitori: negli ultimi 5 anni il titolo ha perso più dell’80% del valore alla borsa di Helsinki.
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