Nuova seduta difficile per i mercati Europei; l’affondo è netto e Piazza Affari scende sotto ai livelli di emergenza sul FTSE-Mib, con il settore bancario che guida il ribasso e cede nella sola giornata di oggi (ancora da concludere) oltre il 4% del proprio valore.
In Spagna intanto il collocamento dei titoli di Stato si è concluso nella parte alta della forchetta dell’offerta; le previsioni del MEF erano comprese tra 1,5 miliardi di euro e 2,5 miliardi di euro e complessivamente sono stati emessi 2,494 miliardi di euro distribuiti su tre titoli distinti.
Il titolo con scadenza Gennaio 2015 è stato emesso per 372 milioni di euro con un bid-to-cover in aumento dal 2,4 precedente al 4,5 attuale. Il rendimento è in netto rialzo da aprile scorso; dal 2,890% si è passati direttamente al 4,375% attuale.
Il titolo con scadenza luglio 2015 è stato emesso per 1,024 miliardi di euro con un bid-to-cover pari a 3, in rialzo rispetto al precedente 2,9. Il rendimento è salito anche in questo caso, portandosi a quota 4,876% dal precedente 4,037% dell’asta del 3 maggio scorso.
►INVESTIRE IN TITOLI DI STATO A MEDIA SCADENZA
In ultimo, il titolo con scadenza aprile 2016 è stato emesso per 1,098 miliardi di euro con un bid-to-cover in calo dal 4,1 precedente al 2,4 attuale. Il rendimento si attesta a quota 5,106% in rialzo rispetto al precedente 3,374% di marzo 2012.
Secondo gli analisti il risultato contrastante dell’emissione, che ha visto un buon collocamento ma rendimenti in rialzo, sarebbe stato condizionato da diversi fattori, primo su tutti l’eventuale uscita della Grecia dall’area Euro. Il Paese ancora non ha risolto i conflitti interni e l’eventuale addio alla moneta unica avrebbe ripercussioni a 360 gradi, visto che dal punto di vista della BCE sarebbe un fallimento notevole.
►INVESTIRE IN TITOLI DI STATO A BREVE SCADENZA
A pesare sulle emissioni e sui mercati azionari c’è anche il settore bancario, sotto attacco dalla finanza mondiale; il novo downgrade delle banche italiane non ha ancora delle motivazioni più che precise e la Consob attende ancora le spiegazioni di Moody’s, che dalla sua parte potrebbe proseguire invece il lavoro continuando ad agire sugli altri Paesi dell’Eurozona.