Dopo la condanna più lieve di ieri, inflitta da un tribunale della Corea del Sud a entrambe le parti in causa, i giudici americani hanno scelto la via della sanzione ben pesante: i giurati hanno infatti riconosciuto ad Apple la paternità di tecnologie, design e peculiarità dell’interfaccia utente dell’iPhone, affermando sostanzialmente che Samsung avrebbe copiato deliberatamente i prodotti della mela morsicata di Cupertino. Il risultato al termine di tre giorni di camera di consiglio, centinaia di pagine di studi e controcause.
Il risultato più evidente della sentenza (qui la precedente: Apple e Samsung condannate) sta tutto in una cifra: 1,05 miliardi. Ovvero, i dollari che Samsung dovrà pagare ad Apple in qualità di indennizzo. Una cifra certamente rilevante, che tuttavia scontenta gli avvocati della società californiana, che avevano richiesto un indennizzo ben più elevato, pari a 2,5 miliardi di euro.
A dir la verità – e Samsung non ha tardato a sottolinearlo – il risultato più pesante è tuttavia un altro: “la decisione di venerdì non deve essere vista come una vittoria per Apple: è il consumatore americano che esce sconfitto. Tutto questo determinerà meno scelta, meno innovazione e prezzi potenzialmente più elevati”. Apple replica invece che “rubare non è giusto”, aprendo di fatti i varchi per una nuova, lunga serie di polemiche.
“Il dibattimento Apple–Samsung nasce da una causa iniziata da Steve Jobs” – ricorda in merito La Repubblica – “con obbiettivo il ritiro dal mercato di diversi prodotti della corporation sudcoreana. Un processo di importanza primaria perchè le due aziende sono i più grandi produttori di smartphone nel mondo. Il mercato degli smartphone, i più diffusi “dispositivi connessi” dell’era post-computer, è una delle più ricche miniere economiche del presente e del futuro. Così, il processo Apple-Samsung diventa più della semplice contrapposizione di due potenze industriali sui brevetti: è una bilancia del potere che misura cosa è libero e cosa no in un mercato in forte espansione (oltre 406 milioni venduti nel mondo in totale nel secondo quarto dell’anno). E di rimando, il processo indica qual è l’azienda che avrà più margine di manovra. Si tratta inoltre di aziende avversarie in tribunale ma alleate in affari: una delle divisioni di Samsung produce per Apple diversi componenti, tra cui il display Retina di iPad e le memorie a stato solido di diversi prodotti”.
Qui tutto ebbe inizio: Apple accusa Samsung di aver copiato dall’iPhone.