Si apre il “processo” al Congresso USA del caso JP Morgan, la banca d’affari americana – tra le più potenti del pianeta – che ha messo a punto scommesse miliardarie sul mercato dei contratti finanziari derivati. Le audizioni parlamentari sono iniziate già ieri. Sotto accusa sono finiti gli investimenti sbagliati della banca, che tra l’altro dovrebbero portare ad una perdita complessiva superiore ai 7 miliardi di dollari. JP Morgan resta sotto la stretta sorveglianza della Commissione bancaria del Senato e della Securities Exchange Commission (SEC).
Intanto, il responsabile dell’Office of the Comptroller of the Currency (Occ), Thomas Curry, ha fatto sapere che sono in corso le indagini su “qualità e ampiezza” delle informazioni di trading fornite ai funzionari federali dalla banca. L’Occ, assieme alla FED, sta valutando con attenzione la gestione complessiva del rischio della banca per capire se sono necessari “interventi correttivi”. Curry ha evidenziato che le scommesse speculative sui derivati messe a punto dal Chief investment office (Cio) di Londra si protraggono ormai da 5 anni.
► JP MORGAN INDAGATA PER SCOMMESSE VIETATE SUI DERIVATI
Secondo Curry le perdite di JP Morgan “non incrinano il sistema finanziario”. Inoltre, il probabile buco da 7 miliardi di dollari “non mette in dubbio la tenuta di JP Morgan”. Curry tiene alta la guardia per capire se anche altre banche hanno una così grande dimensione d’affari sui derivati con simili modalità di gestione del rischio. Al momento, però, non vengono riscontrate attività simili a quelle della JP Morgan in altre banche.
► RISCHIO DERIVATI JP MORGAN DA 100 MILIARDI
Intanto, però, Morgan Stanley è stata multata per 5 milioni di dollari dal CME Group per aver effettuato operazioni di trading vietate sul mercato dei futures su alcune commodity (in particolare, il petrolio). L’Occ sta cercando anche di capire se il modello di supervisione attuale debba o meno essere rivisto, per evitare che in futuro si ripetano scandali come quello di JP Morgan. In borsa, il titolo JP Morgan ha guadagnato il 6,5% nelle ultime due sedute. Tuttavia, dai top annuali di fine marzo scorso di 46,5 dollari, le azioni della banca americana sono arrivate a perdere fino al 50% del proprio valore.