Il sistema bancario europeo, per l’autorevole voce della Federazione bancaria del vecchio Continente, ha chiesto il rinvio dell’introduzione delle norme di Basilea 3 in Europa. A far scaturire un simile atteggiamento la recente decisione assunta dagli Stati Uniti, che appena pochi giorni fa ha scelto di sospendere l’applicazione delle relative linee guida, prevista a partire dal 2013. A darne ufficiale comunicazione il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, nel corso di un incontro tenutosi a Gubbio.
In merito, Sabattini informa come in data 21 novembre sia stata inviata una lettera di due pagine al Commissario europeo al mercato interno e ai servizi finanziari, Micheal Barnier, per evidenziare lo squilibrio tra banche europee e statunitensi, che rischia di acuirsi dopo la recente scelta delle autorità statunitensi di sospendere l’applicazione dei requisiti di Basilea 3.
Il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, ha affermato in merito che il rinvio dell’applicazione delle norme di Basilea3 “potrebbe aiutare meglio la fase di ripresa” prevista nella seconda metà del 2013, spingendo verso “una maggiore disponibilità di credito alle imprese e una ripresa erogazione dei mutui immobiliari”.
Il numero 1 dell’Abi ha inoltre rilevato come il sistema bancario avesse già segnalato i possibili effetti recessivi superiori a quanto ipotizzato dalle autorità. A fronte di una situazione attuale difficile “gli effetti naturali del ciclo non dovrebbero essere aggravati”.
Il presidente dell’associazione delle Banche estere in Italia, Guido Rosa, aggiunge inoltre che “Basilea 3 rappresenta un duplice problema: da una parte mina il ritorno degli investimenti effettuati nel sistema bancario, giá provato da anni di crisi, e dall’altra, come conseguenza di questo, rischia una stretta del credito per imprese e famiglie, con con la conseguenza di rendere ancora piú lunga e difficoltosa l’uscita dalla crisi. Tutto questo ha un effetto ancora piú negativo se pensiamo che sia solo l’Europa ad adottare tali misure. Ben venga dunque la proposta di un allungamento dei termini per la sua applicazione”.
Qui le previsioni FMI sul sistema bancario.