Ore 13.50. Le Borse mondiali sono depresse, mentre lo spread italiano continua a salire. Se per il differenziale, il motivo è facilmente individuato nella lettera della Ue al Governo italiano, altrettanto si può dire della depressione che ha colpito i mercati finanziari. È ancora Donald Trump a turbare gli investitori, dopo l’annuncio di nuovi dazi, stavolta per le merci messicane, del 5%. Il presidente americano vuole punire il paese per spingerlo a fare di più contro l’immigrazione
Le Borse
La mattinata parte subito male, con Tokyo, che chiude a -1,61%. Shanghai va giù dello 0,24% mentre Shenzhen segna il -0,23%. L’Europa non va meglio, con Milano che segna ora il -1,52%, Londra il -1,03%, Parigi il -1,34%, Francoforte il -1,68% e Zurigo il -0,44%.
A Piazza Affari si segnalano i ribassi di Fca e Tenaris, e la salita dello spread. Il differenziale tra Btp e Bund aumenta del 3,75% e si porta a 290 punti base, con un rendimento decennale al 2,71%.
Scende anche l’euro, a 1,1132 dollari. L’effetto Trump è dunque contrario anche alla volontà del presidente di un dollaro debole, e segna il passo anche per il petrolio.
Il prezzo del greggio torna a scendere sensibilmente, dopo le parole del presidente. Il Wti perde l’1,1% e si posiziona a 55,96 dollari al barile. Sale l’oro, a 1293 dollari l’oncia.