La BCE ha eseguito uno stress-test sulle banche dell’eurozona l’anno scorso, in vista dell’inasprimento della politica monetaria, i cui risultati sono stati pubblicati oggi, e ha giudicato le banche pronte ad un eventuale rialzo dei tassi, da cui potrebbero anche guadagnare dagli interessi sui prestiti a tasso variabile. I prossimi tre anni dovrebbero essere quelli che porteranno i tassi al livello normale pre-crisi. Il margine di interesse è aumentato del 4,1% nel 2017 e aumenterà fino ad un valore del 10,5% entro in 2019.
Le Borse europee oggi sono poco mosse e incerte, come la chiusura di Wall Street, mentre in Giappone la borsa era chiusa per le feste nazionali. Se Milano registra un +0,14%, le altre borse perdono un pochino: Londra lo 0,28%, Parigi lo 0,9% e Francoforte è in parità. Milano osserva le trattative tra Mediaset e Vivendi, ancora tra le ipotesi comunque, mentre Eni vende il 30% del suo giacimento egiziano di Zohr. Ancora giù il comparto bancario. da Eni per un valore di 1,12 miliardi di dollari. In flessione il settore bancario, con Bper e Banco Bpm in testa.
Poco da segnalare anche sul mercato valutario, il cui unico scossone arriva dal crollo della lira turca, dopo il blocco dei visti tra gli USA e Ankara, a causa dell’arresto di un funzionario dell’ambasciata statunitense.