Ieri è iniziato il roadshow di Facebook, una tournee che porterà il famoso social netowork a contatto con il gotha della finanza mondiale allo scopo di ottenere l’appoggio dei grandi investitori internazionali. Ieri c’erano oltre 500 investitori, ma anche parecchi curiosi, all’ingresso dell’Hotel Sheraton di Manhattan a New York. Poi è arrivato Mark Zuckerberg, 28 anni, co-fondatore che ricopre anche la carica di chief executive officer. Il roadshow proseguirà in altre metropoli americane, come San Francisco, Boston e Chicago.
In attesa dell’Ipo più grande dai tempi di Google, che dovrebbe portare Facebook a sbarcare sul Nasdaq il prossimo 18 maggio con un collocamento record da circa 100 miliardi di dollari, i money manager e gli analisti finanziari cercando di capire come potrebbe muoversi il titolo in borsa già nei primi giorni dopo il collocamento. La maggior parte degli addetti ai lavori ritiene che l’Ipo Facebook sarà un successo.
► IPO FACEBOOK INFERIORE ALLE STIME DI WALL STREET
Gli analisti di Sterne Agee hanno già dato avviato la copertura sul titolo con la prima indicazione operativa a “buy” e target price a 46 dollari, che equivale ad un upside potenziale compreso tra il 31% e il 64% se si considera l’attuale forchetta di prezzo prevista per il collocamento tra 28 e 25 dollari ad azione. Secondo Evercore Partners, il prezzo delle azioni Facebook salirà subito alle stelle raggiungendo una capitalizzazione di borsa compresa tra 140 e 160 miliardi di dollari.
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Si tratterebbe di un valore di borsa in grado di far diventare il re dei social network la società più capitalizzata al mondo nel settore dei media. Secondo il fondo Turner Investment, Facebook può raggiungere una capitalizzazione di borsa di 200 miliardi di dollari nel giro di 4 anni. C’è però anche qualche analista più prudente, come quelli di Susquehanna Financial o Pivotal Research, che vedono il target intorno ai 30 dollari considerando che la società potrebbe viaggiare a 99 volte gli utili e 27 volte il fatturato 2011.