La Borsa di Tokyo continua a imitare Wall Street e chiude con il sedicesimo risultato positivo da record consecutivo. Tutto merito di una serie di fattori che stanno spingendo l’economia nipponica, come lo yen debole, la vittoria di Abe alle elezioni e il dollaro forte. Certo, c’è anche la grande affidabilità dell’industria giapponese, ma gli investitori sono sempre più convinti dei progressi della politica economica degli ultimi anni. Intanto il Nikkei segna il suo nuovo record storico assoluto dalla sua nascita, avvenuta nel 1950, con un altro +0,50% che lo porta a 21.805,17 punti.
L’euforia asiatica fa bene alle borse europee, anche se nel vecchio continente regna più cautela perché si attendono le notizie che la BCE diffonderà giovedì sui QE, e in attesa di capire chi guiderà la Fed nel prossimo futuro. Così Milano apre con il +0,4%, Madrid dello 0,3% e Parigi dello 0,2%. Solo Francoforte rimane invariata mentre Londra scende dello 0,1%.
A Milano gli occhi sono puntati sul bilancio di Unicredit, positivo, e Snam, mentre la FCA paga il nuovo filone di indagine in Francia sul Dieselgate. Poi c’è il ritorno di MPS dopo la sospensione durata più di 10 mesi. L’euro apre in rialzo, sia su dollaro che sullo yen, pensando ad una continuità, seppur ridotta, dei QE della BCE.