L’apertura di oggi del Tokyo Stock Exchange, la borsa giapponese, non può definirsi positiva, anzi le contrattazioni si sono caratterizzate per un ribasso di 1,02 punti percentuali: a farla da padrona, per il momento, ci hanno pensato i titoli azionari americani, il cui declino non poteva che ingigantire i timori in merito alla tenuta economica globale, senza dimenticare la confusione che contraddistingue l’eurozona con i suoi pericolosi debiti sovrani. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che l’indice di mercato Nikkei 225 ha avviato la seduta con una perdita di oltre ottantotto punti, attestandosi a quota 8.527,64.
Le azioni nipponiche devono infatti fare i conti con la forte pressione che riguarda le vendite, anche perché gli investitori stanno agendo con la massima cautela, in attesa di conoscere notizie più rassicuranti sull’operato dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale in relazione ai piani di salvataggio del Vecchio Continente. Il riferimento a stelle e strisce più importante non può che essere il Dow Jones Industrial Average, il quale ha lasciato sul terreno ben l’1,61%, ma non sono stati da meno neanche gli altri due indici, vale a dire lo Standard & Poor’s 500 (-2,07%) e il Nasdaq Composite (protagonista di un calo del 2,17%). L’altra questione che non fa dormire sonni tranquilli ai listini del Giappone è quella che riguarda l’euro: la valuta dell’Ue si è infatti svalutata nei confronti delle altre divise internazionali più importanti, anche nei confronti dello yen quindi.
La giornata di ieri, al contrario, si era chiusa in maniera ottimistica, con il Nikkei in grado di guadagnare quasi un punto percentuale (lo 0,99% per la precisione): l’attesa per il voto del Parlamento tedesco sul rafforzamento dell’European Financial Stability Facility è snervante, ma per il momento Tokyo sta reggendo tutto sommato bene, così come sta accadendo in Cina e, in particolare, alla Borsa di Hong Kong.
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