Ore 11:00. Le Borse mondiali anno in ordine sparso, un po’ in tutti i continenti, mentre torna di attualità il caso Huawei, che porta giù i listini tecnologici. Anche le altre tensioni commerciali restano, e gli investitori restano in attesa degli incontri a Washington di venerdì. Sia in Asia che in Europa, le borse proseguono incerte, mentre anche Wall Street presenta dei futures contrastanti.
Le borse
Questa mattina, la borsa di Tokyo ha chiuso con un piccolo +0,08%, mentre i listini cinesi hanno sofferto il ritorno del caso Huawei. Se Shanghai ha perso solo lo 0,10%, Shenzhen crolla dell’1,11%. Hong Kong lima lo 0,16%. Ieri Wall Street aveva chiuso in passivo, con il crollo di Nvidia (-13,8%) e Caterpillar (-9,1%). Chiaramente il Nasdaq è andato in sofferenza e ha perso l’1,11%, mentre il Dow Jones è riuscito a recuperare fino alla parità. I futures di oggi non solo positivi.
Le borse europee seguono le altre e proseguono contrastate. Ora, Milano è appena sopra la parità, mentre c’è un forte progresso di Londra, a +1,33%. Parigi sale dello 0,45%, mentre Francoforte segue l’andamento di Milano. Bene Zurigo a +0,51%.
Sempre stabile lo spread italiano, a 245 punti base, con rendimento decennale al 2,65%. Oggi intanto si voteranno alcuni emendamenti sulla Brexit al Parlamento di Londra.
Torna a salire il petrolio, con il Wti a 52,08 dollari e il Brent a 59,95 dollari. Su questo fronte, arriva lo stop al petrolio venezuelano negli Stati Uniti, per costringere al cambio di governo nel paese sudamericano.