General Electric ha affermato che il trimestre si è concluso con utili e ricavi in crescita. Peccato che, contrariamente ai primi, il fatturato della società abbia deluso le stime della maggioranza degli analisti, generando qualche dubbio sulla solidità della tenuta commerciale del conglomerato. Il gruppo ha comunque chiuso il periodo in questione con un utile netto pari a 3,49 miliardi di euro, in aumento dell‘8,3 per cento rispetto ai 3,22 miliardi dello stesso trimestre del precedente esercizio fiscale.
Il risultato per azione – che è stato di 0,33 dollari – al netto di alcune voci straordinarie il dato sale a 0,36 dollari, in linea con le previsioni della comunità finanziaria. In crescita, come già ricordato, anche i ricavi, che nel terzo trimestre si sono attestati a 36,35 miliardi di dollari, con un incremento del 2,8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Come anticipato, il risultato ha generato delusione da parte degli analisti, che puntavano a un fatturato ben più corposo, a quota 36,94 miliardi di dollari.
“La crescita di General Electric nel terzo trimestre” – sottolineava poche ore fa Trend Online – “ha risentito negativamente dell’apprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro, ma anche della frenata dell’economia in Europa. Due fattori che però sono stati in parte bilanciati dalla robusta domanda in Asia e negli Stati Uniti, con particolare riferimento alla richiesta di turbine elettriche e locomotive Gli ordini del gruppo sono diminuiti del 5% e il calo è da ricondurre soprattutto alla flessione della richiesta di turbine eoliche. Se si esclude l’impatto delle attività nell’energia eolica e le ricadute negative dell’andamento del cambio euro/dollari, gli ordini hanno fatto registrare una crescita del 4%”.
L’amministratore delegato del gruppo, Jeff Immelt, ha reso noto che in generale le condizioni del mercato rimarrano difficili, ma comunque la società continuerà a muoversi lungo il sentiero già tracciato e ben previsto dal management aziendale.