H&M, la società svedese tra i leader nazionali e internazionali nel settore dell’abbigliamento, ha presentato una trimestrale un po’ deludente per il periodo giugno – agosto 2012. Sebbene i numeri sostengano ancora le prospettive di crescita del gruppo operante nel comparto retail, è ben evidente come la progressione commerciale e reddituale dell’azienda sia sotto le aspettative. Ne consegue un andamento fiacco in Borsa, penalizzato ulteriormente dal trend della corona svedese, che sta rendendo sfavorevoli i cambi valutari.
Non sono solamente i cambi valutari a generare delusione dalle parti di Hennes & Maurits. A pesare sono infatti anche le temperature troppo alte e, ovviamente, l’immancabile crisi congiunturale. Ne è derivato che il gruppo di abbigliamento con sede a Stoccolma ha pubblicato (e presentato, per voce del suo chief executive officer Karl-Johan Persson) una trimestrale abbastanza sgonfia.
I ricavi sono cresciuti del 7 per cento, mentre l’utile netto si è fermato a 3,622, miliardi di corona (circa 427 milioni di euro al cambio attuale) in incremento dell’1 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“Peccato” – riporta in maniera critica il quotidiano La Repubblica – “che le attese degli analisti indicassero una cifra di 3,94 miliardi di corone. Una delusione che ha avuto ripercussioni sul titolo in borsa, con perdite sensibili all’avvio della seduta di oggi. “Le vendite e gli utili del terzo trimestre – ha detto Persson in una nota – sono stati influenzati significativamente dagli effetti negativi della conversione delle valute. Inoltre, la congiuntura è rimasta difficile in molti mercati, a causa sia del clima molto caldo in agosto che delle misure di austerità che hanno ridotto i consumi”. Tuttavia, nonostante le temperature che avrebbero scoraggiato gli acquisti, secondo il ceo di H&M, il gruppo “ha continuato a guadagnare quote di mercato” e ha accelerato l’espansione del marchio su scala mondiale, con l’obiettivo di 300 nuove aperture contro le 275 previste in precedenza”.