È sicuramente positivo l’andamento dei conti di Porsche. Anche in un contesto di estreme difficoltà congiunturali, le vendite della società, brand storico del lusso su quattro ruote, continuano a volare, trascinate da vendite sorprendenti anche sul mercato del vecchio Continente. Ecco cosa ci dicono i bilanci periodali del player tedesco, e quali sono le motivazioni che hanno consentito alla compagnia auto di poter conseguire importanti risultati di sviluppo.
Una prima determinante va ricerca senza alcun dubbio sul traino delle vendite sui mercati esteri. Con la maggior diffusione della promozione del marchio in alcuni mercati emergenti di elevato interesse (come la Cina o il SudAmerica, con Porsche e Cobra insieme sul mercato brasiliano), la società tedesca ha potuto diversificare al meglio le proprie vendite, spingendo alcuni modelli (in particolare, la Boxster e la 911) laddove il mercato si è dimostrato pronto ad accogliere tali proposte commerciali.
Ma non solo, poiché le immatricolazioni Porsche (qui il nostro focus di luglio su Volkswagen acquista il 100% di Porsche) sono aumentate anche nei mercati maturi. La società ha infatti annunciato di aver incrementato le vendite a livello globale, con immatricolazioni totali che a luglio hanno toccato quota 12.391 unità, in apprezzamento del 16 per cento su base annua, contro un incremento che nel corso dei primi sette mesi dell’anno è stato pari al 14 per cento, per 81.500 unità.
“Porsche è riuscita a continuare il suo trend di successo anche in luglio” – ha dichiarato in merito il direttore commerciale Bernhard Maier – “siamo fiduciosi di poter registrare consistenti miglioramenti anche nel resto dell’anno, malgrado l’incertezza economica in Europa”.
Proprio nel corso del settimo mese dell’anno la società ha potuto godere del miglioramento commerciale delle vendite in tutte le principali regioni nelle quali è presente da tempo, compreso – come già anticipato in apertura del nostro approfondimento – il martoriato vecchio Continente, dove le immatricolazioni sono aumentate del 25 per cento. Incrementi piuttosto consistenti anche in alcune regioni dell’Asia e del Pacifico, in particolare in Cina, dove è straordinariamente sorprendente l’esplosione della domanda per i modelli Boxster e 911.