La plenaria ha approvato in prima lettura il testo legislativo che uniformerebbe in tutti i paesi europei il tetto massimo dello commissioni: 0,3% per le transazioni con carte di credito e dello 0,2% per le carte di debitoArriva il primo sì del Parlamento europeo per tagliare le commissioni interbancarie sui pagamenti con carte di credito e di debito, che stando alla Commissione oggi hanno un costo per i rivenditori di 10 miliardi di euro l’anno.
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La plenaria ha approvato in prima lettura il testo legislativo che unificherebbe in tutti i paesi europei il tetto massimo delle commissioni: 0,3% per le transazioni con carta di credito e dello 0,2% per le carte di debito. L’iter, se non dovesse esserci accordo col Consiglio, riprenderà con il nuovo Parlamento che sarà eletto a maggio.
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Le commissioni interbancarie sono i costi che le banche addebitano ai rivenditori per l’ attuazione dei pagamenti elettronici. Ad oggi vengono fissate su base nazionale dalle singole autorità per la concorrenza. Il testo proposto dalla Commissione le uniforma per tutti i 28 stati, fissando un tetto massimo.
Il Parlamento ha anche approvato la prima lettura di un testo congiunto che stabilisce norme di trasparenza su spese e ordina il rimborso entro 24 ore delle spese non autorizzate, limitando ad un massimo di 50 euro le perdite in caso di uso fraudolento di una carta smarrita o rubata.
Positiva la reazione, in Italia, di Federdistribuzione: “Siamo soddisfatti del voto di oggi – ha detto il presidente Giovanni Cobolli Gigli – è necessario porre limiti precisi alle commissioni interbancarie dato che questo rappresenta uno stimolo allo sviluppo dei pagamenti elettronici, un elemento fondamentale nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, e un’opportunità per i consumatori. Auspichiamo che il testo non venga modificato dal Consiglio Ue e che abbia una rapida approvazione”.