Al termine di una lunga riunione del consiglio di amministrazione, il risultato è stata la delineazione di una situazione estremamente critica, con liquidità pari ai minimi e – riportava il quotidiano Il Giornale segnalando alcune “autorevoli fonti” – perfino il rischio di non poter regolarmente e puntualmente pagare gli stipendi di febbraio. Al fine di perseguire l’obiettivo del rafforzamento patrimoniale, il quotidiano evidenzia come i consiglieri abbiano scelto di fissare tra i 150 e i 200 milioni di euro l’importo di un finanziamento soci nei confronti della società.
Alitalia
Alitalia lascia gli slot Linate – Fiumicino
Fine del monopolio Alitalia sulla tratta Linate – Fiumicino. Dopo la recente decisione del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso presentato dall‘Alitalia contro la decisione del Tar del Lazio (che a sua volta si era pronunciato dopo una delibera dell’Antitrust in merito), ha fine l’esclusiva della compagnia nazionale di bandiera su una delle rotte di riferimento dei cieli italiani. A far concorrenza al vettore nazionale saranno i britannici di easyJet.
Accordo Alitalia – Air France – parla Passera
Mancare l’accordo tra Alitalia e Air France sarebbe un grave errore. Ad affermarlo è il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, che in una lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero (articolo a firma di Osvaldo de Paolini), ricorda come “con un intervento non esagerato si ritroverebbe l’equilibrio dei conti e si potrebbe trattare da posizioni migliori”. Ma vediamo quali sono le considerazioni più importanti elaborate dal ministro nel recente incontro con la stampa.
Etihad investirà su Alitalia?
Nuovi movimenti intorno ad Alitalia. Se infatti Air France – Klm ha pressochè dichiarato di non essere interessata, nel breve termine, ad incrementare la propria quota in Alitalia, lo stesso potrebbe non dirsi per Etihad. La compagnia aerea di Abu Dhabi, secondo il quotidiano francese Les Echos, sarebbe infatti pronto a rilevare le quote di parte dei piccoli azionisti di Alitalia che, dal 12 gennaio, non hanno più il vincolo del lock-up e saranno perciò liberi di vendere.
Alitalia – Air France, il punto sulla (non) trattativa
Aria di grande attesa per Alitalia. A breve distanza dalla scadenza del vincolo che impedisce agli attuali soci di cedere le proprie quote nella compagnia di bandiera (salvata pochi anni fa e, ora, nuovamente in condizioni precarie), l’auspicio è che qualche grande investitore internazionale si faccia avanti per cercare di risollevare le sorti della società tricolore. Tutti gli occhi sono puntati sul gruppo franco olandese Air France Klm, che tuttavia fa sapere di non aver avviato alcuna negoziazione per l’acquisto di azioni Alitalia.
Previsioni Alitalia 2013
Con un futuro ancora da decifrare, Alitalia ha diramato le proprie previsioni sull’anno che verrà. A farle è stato l’amministratore delegato della compagnia, Andrea Ragnetti, che ha altresì parlato del nuovo partner strategico dell’azienda, deciso “a gennaio dagli azionisti” di Cai, alla scadenza della clausola di lock up, che consentirà di vendere le quote (congelate per un primo momento al fine di poter garantire continuità alla gestione societaria). Il futuro della società appare tuttavia sempre più incerto, e a gennaio potrebbero non esserci gradite novità.
Alitalia verso le Ferrovie dello Stato: che c’è di vero?
Alitalia potrebbe migrare verso le Ferrovie dello Stato. A lanciare l’indiscrezione qualche giorno fa era stato Massimo Mucchetti, sulle pagine de Il Corriere della Sera, secondo cui il capolinea di Alitalia dovrebbe coincidere non tanto con il presunto investimento da parte della Cassa depositi e prestiti, quanto invece le Ferrovie dello Stato. Ma cosa c’è di vero? E che cosa potrebbe accadere agli investitori Alitalia e, soprattutto, al sistema capitalistico italiano se questa operazione venisse realmente realizzata?
Alitalia blocca piano esuberi
Alitalia ha confermato la sospensione del progetto degli esuberi che era stato pianificato nei confronti di 690 lavoratori, per poter recuperare 30 milioni di euro nel corso del 2013. Ad affermarlo sono state le stesse sigle sindacali a margine di un incontro con l’azienda, che si è detta disponibile ad avviare un confronto su due tavoli ministeriali: uno ai Trasporti sulle regole di sistema, e un altro sul contratto nazionale, relativo a tutto il trasporto aereo. Ma vediamo quali sono state le reazioni seguite all’incontro, e cosa potrebbe ora accadere ai cieli italiani.
Alitalia scrive ai dipendenti: stop alla fuga di notizie
Alitalia cerca di arginare le fughe di notizie da insider. Notizie spesso riservate, trapelate all’esterno per via di qualche dipendente non proprio “fedele”. Di qui, la scelta del management di passare alle vie di fatto: nell’ultima busta paga, relativa allo stipendio di aprile, a tutti i dipendenti è giunta una lettera siglata dall’amministratore delegato Andrea Ragnetti e dal presidente del consiglio di amministrazione Roberto Colaninno.
Il contenuto? Si parte con il riferimento a “episodi intollerabili”, “episodi di gravissima trascuratezza” che hanno portato all’esterno numerose informazioni societarie di assoluta confidenzialità. La lettera poi ricorda come tutti i dipendenti, all’atto dell’assunzione, si siano impegnati attraverso un vincolo di riservatezza a non passare a terzi notizie riservate, per una fattispecie che si configura come una violazione del vincolo contrattuale, suscettibile di sanzioni anche molto pesanti.
Alitalia multata da Antitrust
L’Authority ha multato per 100 mila euro totali cinque compagnie aeree: Alitalia, Easyjet, Wizzair, Blue Panorama e Ryanair. Le società penalizzate dalla sanzione dell’Autorità erano state precedentemente oggetto di un procedimento sui prezzi applicati con le procedure online da parte delle compagnie aeree.
In termini più estesi, le compagnie sarebbero state sanzionate “per non avere rispettato le precedenti delibere dell’autorità che qualificavano come pratica commerciale scorretta la mancata incorporazione nella prima indicazione del prezzo dei biglietti aerei della commissione applicata al momento della carta di credito”. Un problema ben noto, quello del credit card surcharge, con il quale migliaia e migliaia di utenti dei trasporti aerei, in tutta Italia, hanno dovuto fare i conti negli ultimi tempi.
Alitalia perde quote mercato 2011
Alitalia non è più la compagnia di bandiera italiana. Può essere una dichiarazione provocatoria (che abbiamo sostanzialmente “sottratto” all’editoriale de La Stampa di qualche giorno fa), ma è un dato di fatto, almeno a guardare i dati sui passeggeri transitati sugli aerei di Alitalia, e quelli che invece sono stati ospitati all’interno di quello che è divenuto il principale concorrente italiano della società, Ryanair.
Stando a quanto emerge dagli ultimi dati ufficiali, infatti, nel 2011 Ryanair avrebbe trasportato circa 28,1 milioni di persone, contro i 25 milioni di unità della compagnia di bandiera. Una differenza di 3 milioni di persone a beneficio della compagnia irlandese, che ha così concretizzato un sorpasso già tentato nel corso del 2010, quando raggiunse un volume di passeggeri italiani di poco inferiore a quello di Alitalia (il gap negativo su di sole 100 mila unità).
Andrea Ragnetti è il nuovo ad di Alitalia
Cambi importanti ai vertici di Alitalia: Rocco Sabelli non è più l’amministratore delegato della compagnia di bandiera e il suo ruolo verrà ricoperto da Andrea Ragnetti, le cui ultime esperienze erano state svolte all’interno di Telecom Italia e Phillips. I soci Cai hanno convenuto su questa scelta in maniera unanime, mentre la presidenza rimarrà ancora appannaggio di Roberto Colaninno. La riunione appena menzionata si è tenuta presso la sede di Intesa Sanpaolo. Come ha confermato lo stesso Colaninno, il meeting in questione ha avuto un buon esito e ora bisognerà attendere il prossimo consiglio di amministrazione del gruppo, quello del 24 febbraio, per ratificare il nuovo insediamento, un momento molto atteso dall’azienda.
Air France spiazza Alitalia col suo risanamento gestionale
Sicuramente lo stato d’animo più diffuso in queste ore in Alitalia sarà la delusione: in effetti, Air France-Klm sta approntando il proprio piano di risanamento per quel che concerne il management principale, ma questa operazione non vedrà coinvolto il primo vettore italiano, ma il colosso americano Boeing Company. Le perdite della compagnia transalpina sono più che mai evidenti, dunque allo stato attuale delle cose non si provvederà ad alcun aumento della quota che è detenuta proprio in Alitalia.
Trimestrale Alitalia: si riducono le perdite
Sembrano lontani i tempi in cui i passeggeri della compagnia di bandiera venivano all’ultimo minuto informati di ritardi, cancellazione di voli, e nei casi peggiori “parcheggiati” nelle sale d’attesa o negli alberghi per ore e giorni. Alitalia si sta riprendendo, lentamente, ma ha ripreso a salire: la compagnia aerea ha chiuso i primi nove mesi del 2011 con ricavi in crescita del 10,7% a 2,7 miliardi di euro, grazie a un aumento del 6,2% dei passeggeri trasportati.