Anche per Immobiliare Grande Distribuzione (Igd) è giunto il momento di approvare in via definitiva alcuni importanti dati e decisioni: il consiglio di amministrazione del gruppo di Ravenna, celebre per la sua attività immobiliare e la grande distribuzione organizzata, non ha fatto altro che eseguire la delibera di circa un mese fa dell’assemblea straordinaria. Ebbene, volendo essere ancora più precisi, è stato dato il via libera alle condizioni finali relative all’aumento di capitale, il quale è sostanzialmente riservato a tutti quei soggetti che hanno diritto al dividendo per l’esercizio finanziario dello scorso anno.
Analisi Fondamentale
Come investire in Facebook
Oggi è senza dubbio il giorno di Facebook, che sbarcherà al Nasdaq con il simbolo FB. Il roadshow di presentazione della società di Menlo Park agli investitori istituzionali ha portato in dote una domanda boom e un aumento della forchetta del prezzo di collocamento a 34-38 dollari per azione da 28-35 dollari. Le 337,4 milioni di azioni offerte sono andate letteralmente a ruba. Il sold-out anticipato ha fatto sì che l’offerta fosse aumentata di altre 50 milioni di azioni. Ma in che modo è possibile investire in azioni Facebook direttamente o indirettamente?
Gli azionisti di Terna approvano bilancio 2011 e dividendo
Terna, la società per azioni romana che è responsabile nel nostro paese della trasmissione di energia elettrica, ha ottenuto il via libera definitivo da parte della sua assemblea di azionisti per quel che riguarda il bilancio dello scorso anno: nel dettaglio, questo esercizio finanziario si chiuso con dei risultati piuttosto incoraggianti, visto che i ricavi consolidati sono aumentati di quasi tre punti percentuali, attestandosi a quota 1,63 miliardi di euro, come pure l’utile netto è stato protagonista di un incremento complessivo dell’1,1%, tanto da raggiungere i 465 milioni di euro. A fronte di questi dati e stime, quindi, gli stessi azionisti potranno beneficiare di un dividendo interessante e che risulta essere in linea con quello distribuito in relazione all’esercizio del 2010, vale a dire ventuno centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario.
Ubi Banca vicina ai target richiesti dall’Eba
La crisi sui mercati finanziari, la recessione e il credit crunch impongono alle banche una maggiore attenzione alla propria patrimonialità, in modo tale da evitare di finire sotto stress ed entrare in una spirale negativa di eventi nel caso in cui dovesse esserci un inasprimento della crisi stessa. Sotto questo aspetto Ubi Banca sta facendo notevoli passi in avanti, avvicinandosi sempre più alle richieste dell’Eba, cioè l’Autorità Bancaria Europea. Ubi ha anche presentato dei buoni risultati trimestrali. La banca ha chiuso il primo trimestre del 2012 con una crescita dell’utile netto del 63,1% a 105,4 milioni di euro.
Facebook alza prezzo Ipo a 34-38 dollari
Negli ultimi giorni erano emerse alcune perplessità sulla Ipo di Facebook, che sbarcherà sul listino tecnologico Nasdaq venerdì 18 maggio 2012. Il management del social network aveva evidenziato qualche lacuna nei ricavi pubblicitari nella versione cellulare, con una forte crescita degli utenti che non stava generando corrispondenti introiti. Inoltre, si parla da qualche giorno anche del possibile slittamento della finalizzazione dell’acquisto di Instagram da un miliardo di dollari. La domanda degli investitori istituzionali non stava soddisfacendo appieno rispetto alle previsioni iniziali.
Si avvicina la distribuzione del dividendo Bper
Le deliberazioni assembleari da parte della Banca Popolare dell’Emilia Romagna (solitamente abbreviata in Bper) risalgono allo scorso 21 aprile, ma ora cominciano a entrare nel vivo: in effetti, fra otto giorni esatti sarà possibile mettere in pagamento a tutti quei soggetti che ne hanno il diritto il dividendo che si riferisce all’esercizio 2011. In pratica, come è stato stabilito dallo stesso istituto di credito emiliano, l’importo in questione beneficia di una composizione particolare, vale a dire una parte in denaro contante e il resto in titoli della banca. È ancora più vicina, poi, la data relativa allo stacco delle cedole; nello specifico, si tratta di due di esse, la numero 29, la quale fa espresso riferimento al pagamento del dividendo attraverso il denaro cash, e la numero 30, utile invece per il versamento attraverso i titoli azionari.
Discussioni ancora aperte sul dividendo Iren
C’è un dividendo che fa molto parlare e discutere in questi giorni ed è quello di Iren: si tratta, come è noto, della spa di Reggio Emilia che opera come multiservizi (in particolare nell’ambito dell’energia elettrica), a cui è stato richiesto di presentare in tempi brevi un importante piano industriale. L’invito è giunto direttamente dal municipio reggiano, con il sindaco Graziano Delrio che ha auspicato una maggiore focalizzazione sugli assets strategici e una accelerazione decisa per quel che riguarda la politica delle dismissioni. D’altronde, non si può che provvedere in questo senso, dato che l’indebitamento del gruppo è molto vicino ai tre miliardi di euro, come è stato evidenziato dai recenti risultati relativi al 2011.
Chi possiede le azioni Facebook pre-Ipo
Mancano ormai soltanto quattro giorni all’Ipo più attesa dai tempi dell’approdo di Google sul Nasdaq nell’agosto 2006. Facebook scalda i motori e fa sognare investitori di tutto il mondo. Il principale azionista del famoso social network, il 28-enne Mark Zuckerberg, possiede il 28,4% che equivalgono a 533 milioni di azioni. Complessivamente il 70% capitale di Facebook prima dell’Ipo – pari a 1.319 milioni di azioni – è in mano a Zuckerberg e altri 11 top manager, tra cui anche altri co-fondatori, assieme ad un altro 36,1% di azioni classe A vincolate a un patto di sindacato.
Indicazioni negative su Ipo Facebook
L’Ipo di Facebook è certamente il collocamento azionario più atteso dai tempi dello sbarco in borsa di Google. Tuttavia, dopo l’euforia iniziale dovuta anche all’ottimo momento dei titoli legati al web ma più in generale appartenenti al settore hi-tech (Apple docet), gli analisti finanziari iniziano a scorgere le prime nubi all’orizzonte a pochi giorni dallo sbarco ufficiale del social network sul listino azionario americano Nasdaq. Il roadshow di presentazione della società agli occhi degli investitori di tutto il mondo sta facendo emergere qualche dato poco incoraggiante rispetto alle precedenti valutazioni effettuate sia dal top management di Facebook che dalle banche d’affari.
Cogeme Set a un passo dal fallimento
Cogeme Set, azienda attiva nella componentistica auto con soluzioni meccaniche ad alta precisione, è stata l’ultima matricola di borsa del 2006 a seguito della quotazione all’Expandi (ex mercato Ristretto). Si quotò a 3,65 euro ad azione e riuscì anche a superare i 4 euro. L’Ipo fu un vero successo, tanto che la domanda superò di oltre tre volte e mezzo l’offerta. Dopo aver raggiunto una quotazione di borsa di 0,048 euro, la società di Frosinone è stata sospesa a tempo indeterminato da Borsa Italiana. Stessa sorta anche per le obbligazioni convertibili. Oggi le azioni della società valgono zero.
Camfin attende da quattro anni un dividendo
L’ultimo stacco della cedola che i soci di Camfin ricordano risale addirittura ai mesi primaverili del 2008, quindi a quattro anni esatti fa: la finanziaria in questione è però fortemente intenzionata al ritorno ai dividendi destinati agli azionisti proprio nel corso di quest’anno, ma soltanto quando si presenterà la possibilità più adeguata. In effetti, è questa la risposta che è stata fornita da Marco Tronchetti Provera, numero uno della holding, a un azionista che chiedeva delucidazioni in merito. In effetti, è di ventato normale e scontato che in molti si chiedano quali siano le previsioni societarie per quel che concerne la futura distribuzione di queste cedole.
Enel conferma i target del 2012
Enel ha chiuso il primo trimestre dell’anno con risultati in chiaroscuro, ma migliori delle attese degli analisti finanziari. Secondo l’amministratore delegato del gruppo, Fulvio Conti, “i risultati sono più favorevoli rispetto alle previsioni e sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno”. Sui conti trimestrali del colosso elettrico italiano hanno impattato il calo dei consumi in Italia e Spagna, ma anche lo scenario normativo e fiscale poco favorevole. Secondo quanto dichiarato da Fulvio Conti, i target del 2012 sono confermati “nonostante gli effetti negativi dei provvedimenti regolatori fino ad oggi introdotti in Spagna”.
Prima trimestrale Unicredit 2012 batte le attese
Ieri il consiglio di amministrazione di Unicredit ha approvato la prima trimestrale dell’anno, che ha battuto le stime degli analisti e fatto volare il titolo in borsa. In chiusura ieri a Piazza Affari il titolo Unicredit toccava quota 2,842 euro, con un progresso del 6,76%. La banca di Piazza Cordusio ha archiviato il primo trimestre del 2012 con un margine di intermediazione in aumento del 2,5% a 7,1 miliardi di euro e una sorprendente crescita dei profitti del 12,8% a 914 milioni di euro.
Banca Profilo rende nota la prima trimestrale del 2012
La nomina del nuovo vice presidente e la conferma dell’amministratore delegato: sono questi i due elementi che spiccano nella giornata in cui Banca Profilo ha avuto la possibilità di rendere noto quanto è stato conseguito nel corso del primo trimestre di quest’anno. L’istituto, infatti, è stato capace di registrare nel periodo compreso tra gli scorsi mesi di gennaio e marzo una raccolta totale, comprendente quindi sia l’amministrato che il gestito, pari a 3,2 miliardi di euro. Questo dato risulta essere molto importante per il gruppo in questione, visto che rappresenta un aumento di ben 12,3 punti percentuali rispetto a un anno esatto fa, oltre che di altri 7,7 punti nel confronto con il trimestre precedente, vale a dire quello che si è concluso alla data del 31 dicembre del 2011.