La Banca di Sassari, uno degli istituti che fa parte integrante del gruppo Bper, potrà ricordare il 2011 come l’anno in cui la raccolta netta e gli impieghi sono aumentati in maniera decisa: si tratta, infatti, dei due dati finanziari che sono emersi con maggiore evidenza per quel che concerne lo scorso anno, tanto da meritare l’importante approvazione da parte dell’assemblea dei soci. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che il conto economico dell’istituto di credito sardo è stato chiuso con un risultato positivo pari a 9,3 milioni di euro, un buon progresso rispetto ai 6,4 milioni che furono conseguiti nel corso del 2010.
Analisi Fondamentale
Salini pronto per aumentare quota in Impregilo al 29%
Non si ferma il testa a testa tra Salini e Gavio per il controllo del general contractor italiano Impregilo. Il costruttore romano Salini potrebbe aumentare la sua attuale quota del 25,37% fino al 29%, per avvicinarsi al 29,9% della quota detenuta dall’attuale primo azionista Gavio (dopo la liquidazione del pacchetto in mano agli ex soci di Igli, Benetton e Ligresti). Salini ha presentato il preconsuntivo 2011 del proprio gruppo per evidenziare lo stato di salute dell’azienda. Salini Costruzioni ha chiuso lo scorso esercizio con un aumento del valore della produzione rispetto al 2010 a 1,4 miliardi di euro.
Il monte dividendi di Ubi Banca
Un giudizio positivo e di approvazione in merito al bilancio di esercizio e quello consolidato è giunto nel corso della giornata di ieri in merito a Ubi Banca: l’istituto di credito bergamasco ha infatti potuto beneficiare dell’approvazione fondamentale da parte del Consiglio di Sorveglianza, come comunicato puntualmente alla fine della riunione di quest’ultimo. Ma cosa è stato approvato nello specifico in questo caso? Anzitutto, un via libera strategico è stato quello alla distribuzione del dividendo per quel che concerne quest’anno (la validità è quindi relativa al 2011), anche se bisognerà ancora attendere il prossimo 27 aprile e l’assemblea dei soci prevista per quella data per un ulteriore passo in avanti.
Carlyle sbarca a Wall Street con Ipo da 800 milioni di dollari
La seconda società di private equity più grande degli Stati Uniti, Carlyle Group, sta per sbarcare a Wall Street con un’Ipo faraonica. L’obiettivo è collocare il 10% del proprio pacchetto azionario ad un prezzo che dovrebbe portare ad una raccolta compresa tra i 750 e gli 800 milioni di dollari. Lo sbarco alla borsa di Wall Street è previsto per l’inizio del mese di maggio prossimo. Con l’inizio della prossima settimana partirà anche il road show per preparare l’Ipo, grazie al contributo di 21 banche che dovranno poi collocare le azioni di nuova emissione agli investitori.
Crollo Nokia in borsa dopo allarme utili 2012
A pochi giorni dall’annuncio del bilancio dei primi tre mesi del 2012, Nokia ha lanciato un inatteso profit warning (“allarme utili”) a causa delle difficoltà riscontrate sui mercati emergenti e per la contrazione dei margini di redditività nel settore degli smartphone. L’annuncio ha fatto crollare ieri i titoli Nokia alla borsa di Helsinki del 15% a 3.25€. In realtà, il titolo ha toccato ieri anche un minimo intraday a -19%, praticamente sui livelli che non si vedevano dal 1997.
Crisi settore Utility 2012
Il 2012 è finora un annus horribilis per il settore delle utility italiane, quasi tutte con le quotazioni di borsa ai minimi storici. In particolare le grandi municipalizzate localizzate nell’Italia settentrionale sono in profondo rosso da mesi e il crollo in borsa sta assumendo sempre più dei contorni imbarazzanti. Ieri A2A ha perso l’8,17%, toccando un nuovo minimo storico a 0.5105€, Iren ha ceduto il 4,33% formando un bottom assoluto a 0.508€. A2A quotava ieri a un centesimo in meno del valore di carico del Comune di Milano, ma anche i comuni di Torino e Genova, che controllano Iren, non se la passano meglio.
Ipotesi ricapitalizzazione Edison 2012
Dopo il veto della Consob sul prezzo dell’Opa Edf su Edison a 0.84€, con i francesi pronti però a rilanciare secondo quanto richiesto dalla Commissione guidata da Giuseppe Vegas, si apre un nuovo fascicolo nel dossier della compagnia energetica italiana legato alla possibile ricapitalizazione entro quest’anno. Il riassetto di Foro Buonaparte resta ancora al centro di ipotesi e trattative, ma manca ancora un accordo definitivo per rilanciare la storica azienda italiana. Ora l’obiettivo è valutare attentamente la situazione finanziaria di Edison, già bocciata a “junk” (spazzatura) dall’agenzia di rating Standard & Poor’s.
Bilancio Snai valutato dai revisori di Ernst&Young
È stato necessario l’intervento di una società di revisione prestigiosa come Ernst&Young (la sede ufficiale si trova a Londra) per avere un parere positivo in merito al bilancio del 2011 di Snai: quali risultati è riuscita a conseguire il gruppo che gestisce scommesse e concorsi a pronostici? Nello specifico, questa stessa revisione ha messo in luce come il documento sia stato redatto in piena conformità a quelli che sono gli attuali principi contabili internazionali. Volendo essere ancora più precisi, la compagnia britannica ha focalizzato la propria attenzione su alcune indicazioni degli amministratori della celebre spa, vale a dire tutti quei fattori di incertezza e di dubbio che stanno caratterizzando la continuità aziendale, un elemento di cui non si può fare a meno in questi casi.
Bilancio 2011 negativo per Arkimedica
È passato qualche giorno dalla pubblicazione ufficiale, ma è sempre utile approfondire oggi i dati di bilancio che Arkimedica può vantare in relazione al 2011: in effetti, la spa emiliana, attiva nell’ambito delle forniture mediche e ospedaliere, ha approvato attraverso il suo consiglio di amministrazione il progetto di bilancio di esercizio e quello consolidato, entrambi alla data dello scorso 31 dicembre per la precisione. Che cosa è emerso con maggiore nettezza? Le incertezze esistono, inutile negarlo, ma la compagnia di Gattatico è convinta di poter avere a disposizione risorse finanziarie importanti e per lo meno sufficienti per proseguire l’operatività in futuro. Questo vuol dire che il bilancio consolidato che è appena stato menzionato ha potuto beneficiare di un importante presupposto, vale a dire quello della continuità aziendale.
Azionariato RCS MediaGroup aprile 2012
Giuseppe Rotelli, pavese classe 1945, già alla testa del gruppo Ospedaliero San Donato, è diventato da qualche giorno il primo azionista di RCS MediaGroup, gruppo editoriale italiano che controlla Il Corriere della Sera. La quota in mano a Rotelli è ora pari al 16,55%, dopo l’acquisto del pacchetto del 5,2% del gruppo Toti per 53,7 milioni di euro. Il prezzo concordato è pari a 1.4€, più o meno il doppio rispetto al valore di chiusura del 5 aprile (0.759€). Nell’ultima seduta di borsa il titolo RCS MediaGroup ha guadagnato il 20,86%, cioè il livello più alto a trenta giorni.
Rating A2A tagliato da S&P a BBB
Non è un buon momento per il settore delle municipalizzate in Italia. Le utilities continuano a fare peggio del mercato e in certi casi le performance negative da inizio anno sono davvero preoccupanti. Ieri è arrivata la bocciatura dell’agenzia di rating Standard & Poor’s su A2A. Il rating sul debito di lungo periodo è stato tagliato a “BBB” da “BBB+” con outlook negativo per i prossimi trimestri. Il rating di breve periodo, invece, è stato confermato ad “A-2”.
Il 27 aprile Banca Marche approverà il bilancio 2011
L’attesa che si vive all’interno di Banca Marche è di quelle importanti: il prossimo 27 aprile sarà infatti una data decisiva per l’istituto di credito marchigiano, visto che nel corso di quella giornata è prevista l’assemblea che andrà a approvare il bilancio appena stilato, ma soprattutto rinnoverà anche il consiglio di amministrazione. Da quest’ultimo, poi, si attende la nomina del nuovo presidente del gruppo, un evento fondamentale. I punti all’ordine del giorno sono dunque già fissati e l’agenda è piena di impegni.
Il dividendo Iren divide sindaci e direzione generale
Il dividendo di Iren non smette di far discutere: le ultime esternazioni di Andrea Viero, direttore generale della compagnia attiva nel settore dei servizi, non lasciano spazio alla minima ombra di dubbio, visto che si è trattato di una vera e propria risposta a quei sindaci che si sono dichiarati insoddisfatti dell’importo di tale cedola. Lo stesso Viero ha spiegato come questi soggetti siano anche degli azionisti, quindi spetta proprio ad essi di proporre un adeguamento del dividendo, magari attingendo alle riserve, come si è soliti fare in questi casi. In effetti, le riserve che attualmente Iren può vantare sono pari a cinquantuno milioni, quindi i sindaci hanno l’ampia possibilità di adottare una decisione in tal senso, anche diversa rispetto a quella finora in vigore.
Previsioni utili Fiat 2012
Nonostante le difficoltà del settore auto in Europa, che potrebbero essere ben presto accentuate a causa dell’inasprirsi del contesto recessivo attualmente in atto, Fiat mantiene obiettivi ambiziosi per il 2012. Intanto, ieri l’assemblea degli azionisti Fiat ha approvato i conti 2011 e la conversione delle azioni privilegiate in ordinarie. Secondo l’amministratore delegato del gruppo del Lingotto, Sergio Marchionne, l’Italia resta un mercato importante, ma ritiene che Fiat sia ormai un marchio a livello globale.