Bilancio Bca Popolare Milano 2011

 Bca Popolare Milano (codice di borsa: PMI) ha registrato nel 2011 una perdita di 614,33 milioni di euro. Dodici mesi prima il risultato netto era stato positivo per 105,97 milioni di euro. Tuttavia, escludendo le voci straordinarie, la banca avrebbe chiuso l’esercizio 2011 con un utile netto pari a 176 milioni di euro. Il risultato di gestione è calato del 15,8% a 306,9 milioni di euro rispetto ai 364,44 milioni dell’esercizio precedente. In calo anche i proventi operativi del 7,7% a 1,35 miliardi di euro da 1,46 miliardi di euro.

Bilancio Unicredit 2011

 Unicredit (codice di borsa: UCG) ha chiuso l’esercizio 2011 con una maxi-perdita derivante da una svalutazione miliardaria. Tuttavia, secondo molti analisti finanziari, è possibile riscontrare qualche buona indicazione per i prossimi trimestri e diverse case d’affari hanno finora mantenuto un atteggiamento abbastanza positivo sul titolo. Unicredit ha registrato una perdita netta di 9,21 miliardi di euro, che fa rabbrividire se confrontata con l’utile netto 2010 di 1,32 miliardi. Tuttavia, gli analisti avevano stimato fino a ieri una perdita maggiore fino a 9,26 miliardi.

Dividendo gruppo Trevi sale a tredici centesimi

 Per Finanziaria Industriale, la spa che fa parte integrante del gruppo Trevi, è giunto il momento di stilare e approvare il bilancio relativo allo scorso anno: la holding della società ingegneristica è stata infatti protagonista di un 2011 importante, con i ricavi complessivi che si sono attestati a quota 1.061,4 milioni di euro, un dato che risulta essere superiore di oltre undici punti percentuali rispetto alla medesima rilevazione di 365 giorni prima. In aggiunta, non bisogna dimenticare nemmeno che il valore della produzione ha fatto registrare un incoraggiante +20,7%, con circa 1.137 milioni di dollari totali.

Perdita Dmail 2011 in forte aumento

 Il Consiglio d’Amministrazione di Dmail Group S.p.A. (codice di borsa: DMA), azienda italiana leader nel settore delle vendite dirette multicanale quota a Piazza Affari, ha approvato il progetto di Bilancio d’Esercizio e il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2001. Il gruppo ha chiuso il 2011 con un giro d’affari di 76,8 milioni di euro, in leggero aumento rispetto ai 76,4 milioni di fine 2010. Il margine operativo lordo è sceso del 12% a 3 milioni di euro dai 3,5 milioni dell’esercizio precedente. Il risultato operativo ha evidenziato un rosso di 2 milioni di euro, rispetto al segno più per 200mila euro di 12 mesi prima.

Dividendo Impregilo 2011 a 0,09 euro

 Impregilo (codice di borsa: IPG), general contractor leader in Italia, ha comunicato di aver chiuso l’esercizio 2011 con un giro d’affari complessivo pari a 2,1 miliardi di euro, in crescita dell’1,94% rispetto ai 2,06 miliardi del 2010. Il risultato operativo si è attestato a 225,9 milioni di euro, leggermente superiore ai 223,8 milioni dell’anno precedente. Il return on sales, cioè l’incidenza sul fatturato, è sceso al 10,7% dal 10,9%. Impregilo chiude il 2011 con un utile netto di 177,4 milioni di euro, in crescita del 38,16% rispetto ai 128,4 milioni registrati nel 2010.

Salini sale al 25,37% di Impregilo

 Salini Costruttori S.p.A., gruppo romano al terzo posto in Italia nel settore costruzioni alle spalle di Impregilo e poi di Astaldi, continua a rastrellare azioni Impregilo dopo che nella prima settimana del mese in corso aveva conferito l’incarico ad Equita di rilevare sul mercato il 4% di Impregilo ad un prezzo di 2.8€ per azione, facendo chiaramente volare la quotazione del titolo in borsa. Salini è salito al 25,371% del capitale di Impregilo. E’ quanto si apprende in una nota emessa proprio dal gruppo romano, a seguito dei recenti acquisti di azioni Impregilo.

Il gruppo Caltagirone riduce il dividendo a tre centesimi

 I cinquanta milioni di euro di perdita sono uno dei dati più eloquenti del bilancio 2011 relativo al Gruppo Caltagirone: si tratta, come è noto, della società che è quotata in Borsa e che fa capo all’omonimo imprenditore, con un raggio di intervento aziendale molto ampio (i settori ricompresi sono quello immobiliare, editoriale e del cemento). Per l’appunto, l’ultimo anno della compagnia romana non è stato dei più brillanti e questo per un motivo ben preciso. In effetti, la spa di Via Barberini è stata protagonista di alcune minusvalenze su partecipazioni (l’esempio più importante è quello che fa riferimento a Monte dei Paschi di Siena), senza dimenticare le varie svalutazioni.

Beghelli distribuirà un dividendo da 0,020 euro

 Il 2011 di Beghelli si è chiuso senza dubbio in chiaroscuro: i due elementi preponderanti del bilancio della spa emiliana sono stati il calo complessivo del fatturato e la crescita dei margini. Tra l’altro, proprio i risultati conseguiti lo scorso anno hanno spinto il consiglio di amministrazione a deliberare la distribuzione di un dividendo ben preciso, con l’importo fissato in 0,020 euro per ogni singolo titolo azionario, forse non proprio una manna per gli azionisti, ma pur sempre una indicazione preziosa. Come è emerso chiaramente dal comunicato dello stesso gruppo di Monteveglio, il fatturato si è attestato sui 168,7 milioni di euro, il che vuol dire che è stato registrato un calo di 17,2 punti percentuali rispetto a un anno prima.

Rating Terna confermato da Fitch

 Terna (codice di borsa: TRN) ha ricevuto un’importante conferma sulla valutazione del merito di credito del gruppo da parte dell’agenzia di rating americana Fitch, all’indomani della pubblicazione di risultati d’esercizio 2011 che sono piaciuti alla maggior parte degli analisti finanziari nonostante il deciso calo dell’utile. Fitch ha confermato il rating “A” di lungo termine sia sull’emittente che sul debito senior non garantito dalla società. Il giudizio di breve termine è “F1”, mentre le prospettive per i prossimi trimestri restano negative.

Utile Hera 2011 in calo

 Hera (codice di borsa: HER), azienda municipalizzata emiliana guidata da Tomaso Tommasi di Vignano, ha chiuso il bilancio 2011 con un utile netto in calo del 10,8% a 104,6 milioni di euro da 117,2 milioni. Il giro d’affari è aumentato del 12% a 4,11 miliardi di euro dai 3,67 miliardi dell’esercizio precedente. Aumenta anche il margine operativo lordo, che passa a 644,8 milioni di euro da 607,3 milioni (+6,2%). Scende, però, la marginalità al 15,7% dal 16,6%.

Bilancio Saras 2011 in perdita

 Saras (codice di borsa: SRS), società italiana di raffinazione del petrolio guidata dalla famiglia Moratti, ha chiuso l’esercizio 2011 con una perdita netta adjusted di 17,7 milioni di euro. Rispetto al 2010 c’è stato, quindi, un miglioramento visto che dodici mesi prima la perdita si era attestata a 43,9 milioni di euro. Crescono, invece, i ricavi: il giro d’affari del gruppo è aumentato del 28% a 11,04 miliardi di euro dai precedenti 8,62 miliardi. L’incremento del fatturato è dovuto soprattutto al miglioramento nel ramo d’affari “raffinazione e marketing”.

Risultati Acea esercizio 2011

 L’ultima nota di Acea, la nota multiutility romana, ha messo in luce la situazione finanziaria della compagnia nell’intero arco temporale del 2011: in particolare, sono emersi dati contrastanti, come ad esempio il calo dell’utile netto (passato da 92 ad 86 milioni di euro nel giro di un anno), il leggero rialzo dei ricavi complessivi e del margine operativo lordo e la crescita della posizione finanziaria netta grazie ad altri 122 milioni di euro. Il numero uno del gruppo, Giancarlo Cremonesi, ha voluto sottolineare soprattutto la solidità economico-finanziaria che è risultata in questo caso, senza dimenticare la validità delle scelte di investimento che sono state realizzate.

Dividendo Indesit fissato a ventitre centesimi

 Che 2011 è stato per la Indesit Company? Il consiglio di amministrazione della società marchigiana, la ex Merloni Elettrodomestici per intenderci, si è riunito proprio nel corso della giornata di ieri per approvare il bilancio relativo allo scorso anno; i dati in questione erano comunque già stati comunicati un mese fa ed avevano messo in luce delle tendenze piuttosto precise, in primis il mantenimento della redditività su livelli buoni e migliori rispetto al passato, senza dimenticare la posizione finanziaria della compagnia di Fabriano, la quale è risultata sostanzialmente in linea con quella registrata nel 2010. Di conseguenza, la stessa Indesit ha avuto la possibilità di mettere a disposizione degli azionisti un dividendo piuttosto interessante.

Telecom Italia Media aumenta le perdite 2011

 Telecom Italia Media (codice di borsa: TME), società del settore media guidata da Giovanni Stella, ha chiuso il 2011 con una perdita di 83 milioni di euro, che risulta così in deciso aumento rispetto a quella registrata dodici mesi prima a 54,4 milioni. Ad impattare negativamente sui conti di TI Media sono state soprattutto la svalutazione dell’avviamento di MTV (13,6 milioni) e dell’operatore di rete (43,1 milioni). Il giro d’affari è sceso del 7,9% a 238,2 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo è cresciuto a 28 milioni da 14,8 milioni. Peggiora il risultato operativo a 87,4 milioni di euro da 46 milioni.